Brindisi: verrà spostata da viale A.Moro al quartiere La Rosa la pista della discordia

Sfruttando la flessibilità di un decreto elaborato nella scorsa primavera dal direttore generale del ministero dell’Ambiente, il Comune di Brindisi ha ottenuto l’autorizzazione a riorientare l’investimento di 450 mila euro ottenuto dallo stesso Ministero nel 2022, per la realizzazione di una pista ciclabile cittadina.
All’epoca, alla guida dell’ente di Piazza Matteotti, c’era una giunta di centro-sinistra, diretta dal sindaco Riccardo Rossi, che pensò di inserire l’infrastruttura fra viale Togliatti e viale A.Moro, dall’ingresso della superstrada che proviene da Taranto fino al centro della città. L’arteria in questione, pur essendo a doppia carreggiata, non ha la capienza necessaria per sostenere al suo interno una pista ciclabile su entrambe le carreggiate.
Sono emerse quindi, fin da subito, chiare ed evidenti difficoltà nel garantire la necessaria fluidità del traffico veicolare, in particolare per quanto riguarda il passaggio di bus ed ambulanze, con momenti di grande difficoltà negli orari di picco, in coincidenza con l’ingresso e l’uscita dalle tante scuole presenti in zona. Questa senza considerare i gravi ritardi registrati nella realizzazione dei lavori da parte della ditta aggiudicataria dell’appalto, che hanno reso la pista, per lunghi mesi, una specie di deposito di materiale di risulta dei lavori, quando non dei veri e propri rifiuti urbani.
Per di più erano insorte anche le associazioni dei commercianti, che lamentavano un ridotto giro d’affari causato dal fatto che alle automobili non fosse più possibile sostare sul viale, vista la ridotta carreggiata dello stesso.
Il bilancio complessivo dell’investimento si rivelava quindi altamente deficitario, considerati tanto i disagi arrecati dalla pista alla circolazione quanto lo scarso decoro urbano apportato all’immagine di una città che, in materia, già ha problemi a sufficienza.
Tuttavia, la nuova giunta di centrodestra nel frattempo insediatasi a Palazzo di Città, è stata lungamente titubante sul da farsi. Quasi tutti i suoi esponenti sostenevano che l’unico modo per risolvere la situazione fosse intervenire alla radice, rimuovendo cioè l’infrastruttura. Questo avrebbe esposto però ad un contenzioso per danno erariale le casse comunali, che già non navigano nell’oro, per usare un eufemismo.
Si è rivelato così provvidenziale il margine di manovra inserito nel suddetto decreto ministeriale, per la cui formulazione si è rivelato per altro significativo il lavoro di Mauro D’Attis, parlamentare brindisino di FI, per consentire di ottenere la tanto agognata autorizzazione a poter, fatto salvo l’investimento del ministero da impiegare espressamente per la mobilità cosiddetta “sostenibile”, e da co-finanziare da parte del Comune, spostare l’infrastruttura in altro sito ritenuto più idoneo.
Saranno quindi le strade del quartiere “La Rosa”, come stabilito dalla delibera dell’amministrazione comunale emanata ieri, ad ospitare lo spazio appositamente previsto per le biciclette, per un percorso che da quel quartiere si dirigerà sempre verso il centro cittadino, ma su strade molto meno sensibili alle problematiche palesatesi su viale A.Moro.