Lavoro nei campi: Coldiretti segnala carenza di 10mila persone

Mancano 10mila lavoratori nei campi pugliesi, soprattutto durante le grandi raccolte come quella delle olive. Coldiretti Puglia ha lanciato l’allarme durante un incontro a Roma, sottolineando come questa carenza rischi di compromettere la sovranità alimentare, specialmente in un momento di tensioni internazionali. Nonostante la presenza di lavoratori stranieri, la manodopera non è sufficiente per coprire le necessità del settore agricolo, a causa di normative complesse e un sistema di assunzioni stagionali poco efficiente.
Per Coldiretti, è urgente migliorare la gestione dei flussi migratori e potenziare la “Rete del lavoro agricolo di qualità”. Solo così sarà possibile garantire un numero adeguato di lavoratori e combattere fenomeni come lo sfruttamento e il caporalato. Oltre all’agricoltura, il settore dell’industria alimentare è in difficoltà: nei prossimi cinque anni serviranno circa 60mila figure professionali. L’associazione chiede anche una semplificazione delle norme per il lavoro occasionale agricolo e un incremento delle risorse per ammodernare le macchine agricole.
Il cambiamento climatico e le difficoltà nel reclutare personale continuano a rappresentare sfide cruciali per l’agricoltura pugliese, che necessita di interventi immediati e strutturali.
