Stipendi del CdA e del Senato accademico dell’Unisalento: si riaccende lo scontro
Nel dicembre scorso il caso dell’aumento degli stipendi che il Senato Accademico dell’Università del Salento aveva pattuito di attribuire ai propri membri era diventato, se non un caso nazionale, certamente un caso regionale, al punto che il Magnifico Rettore Fabio Pollice, trovatosi al centro di un fuoco concentrico da parte di chi criticava aspramente il provvedimento, aveva chiesto al Consiglio di Amministrazione dell’Università di non esprimersi più sulla questione, almeno momentaneamente.
Lo stesso Rettore aveva tuttavia fatto presente come gli aumenti di retribuzione attribuiti per la sua carica, per quella del suo vicario e per i 9 componenti del CdA fossero non arbitrari, ma selezionati al grado minimo fra quelli consentiti da un DPCM che vale per tutte le università italiane. Aveva inoltre aggiunto che tali aumenti erano giustificati dalle responsabilità e dal grande impegno richiesti dal ruolo, nonché da un’esigenza primaria, quella di valorizzare il ruolo dei dirigenti pubblici, innanzitutto per restituire credibilità agli stessi.
Nè aveva fatto a meno di affermare come la questione restava sul tavolo e andava affrontata, in un futuro più o meno prossimo. Quel momento è giunto ora, a dieci mesi di distanza. Lo scorso 1° ottobre il Senato Accademico, il cui parere è solo consultivo, ha deliberato una proposta che prevede un aumento dei compensi a rettore, prorettore, membri del Cda e del Senato Accademico e revisori dei conti, con effetto retroattivo, a partire dal 1 gennaio 2024. Perché venga approvato, c’è bisogno dell’ok del CdA.
Tale misura secondo la CGIL, che avversò il provvedimento ferocemente già lo scorso dicembre, contribuendo al suo affossamento, alla luce dei nuovi tagli del Fondo di finanziamento ordinario rischia di compromettere il bilancio economico dell’Università, portando ad un aumento che il Sindacato stima di circa 400mila che il bilancio di UniSalento dovrebbe sostenere a partire da quest’anno, ma a fronte di un ridimensionamento dei fondi attribuiti dal Ministero dell’Università ad Unisalento di 3 milioni e mezzo di euro per il solo 2024.
Tutto questo potrebbe compromettere inoltre il pagamento dello stipendio per il personale neo-assunto e gli scatti di carriera per quello storico. Per queste ragioni, Flc CGIL chiede al CdA di valutare con estrema attenzione il provvedimento prima di approvarlo. Questa volta, certamente, non sono preventivabili dietrofront da parte del Rettore.