Reddito di cittadinanza: il Tribunale di Brindisi dà ragione a ricorrente contro INPS

Si era vista recapitare dall’INPS una lettera con la quale si chiedevano indietro i soldi percepiti tramite il Reddito di cittadinanza, ma era sicurissima di non avere in alcun modo frodato le casse dell’ente previdenziale.
Una cittadina della provincia di Brindisi si è quindi rivolta al Tribunale competente, supportata in questo dagli avvocati Serena Tucci e Alessia Pisanelli, ed il giudice del lavoro deputato a valutare il ricorso, le ha dato ragione, condannando l’INPS a pagare le spese processuali.
Nella sentenza si legge infatti che il ricorso era da accogliere “avendo la ricorrente prodotto in giudizio attestazione Isee dalla quale risulta che il reddito dei componenti del nucleo familiare è pari a 1.177 euro, mentre il patrimonio immobiliare è pari a zero”.
Dopo svariati casi di frodi, è giusto che faccia notizia anche un caso di patente onestà.