Rigettato il patteggiamento per tentato omicidio: si apre la strada al processo abbreviato
Nella mattinata del 3 ottobre 2024, presso il Tribunale di Taranto, il Giudice per le Udienze Preliminari (GUP) Pompeo Carriere ha respinto la proposta di patteggiamento avanzata dall’imputata A.G., una tarantina di 45 anni difesa dall’avvocato Paolo La Gioia, concordata con il Pubblico Ministero Enrico Bruschi per una pena di 4 anni e 6 mesi di reclusione. La decisione è stata presa nonostante l’assenza in aula della vittima, L.M., 54enne di Taranto, rappresentato dall’avvocato Gianluca Gaspardone.
Il GUP ha giudicato la pena concordata eccessivamente bassa, considerando la gravità dei fatti contestati e la condizione di recidiva dell’imputata. A.G., già condannata in passato per reati quali furto di energia elettrica e manomissione di contatore Enel con pena sospesa, è accusata di tentato omicidio per aver investito volontariamente l’ex compagno, L.M., il 22 marzo scorso in via Mazzini. Nonostante le evidenze e le testimonianze, l’imputata ha negato ogni responsabilità e non ha mostrato pentimento durante il procedimento.
L’episodio ha avuto luogo nel centro di Taranto, quando A.G. ha colpito L.M. con la propria auto, una Ford Focus, mentre questi passeggiava per strada. L’uomo è stato soccorso da passanti e trasportato all’ospedale Santissima Annunziata con ferite gravi alle gambe, ma non in pericolo di vita, grazie alla presenza di paletti di ferro sul marciapiede che hanno impedito conseguenze peggiori. Il movente dell’aggressione sembra essere di natura passionale, legato alla fine di una relazione clandestina tra i due.
Con il rigetto del patteggiamento, il caso procederà ora con un processo a rito abbreviato, come richiesto dalla difesa in subordine. Una nuova udienza sarà fissata davanti a un altro Giudice per l’Udienza Preliminare (GIP), durante la quale si cercherà di ottenere una riduzione della pena per l’imputata.