Contenzioso fra Regione e “San Raffaele” sulla struttura di Ceglie: il Tar di Lecce congela tutto fino ad aprile 2025

Dopo una querelle che ha infiammato l’estate 2024 a colpi di indagini e accertamenti sui referti sanitari, comunicati stampa al vetriolo e impugnazione degli atti emanati dalla Regione Puglia, il Tribunale amministrativo di Lecce, al quale la fondazione “San Raffaele” aveva presentato ricorso urgente d’impugnazione, ha emanato il dispositivo relativo all’udienza tenutasi ieri, che doveva di fatto stabilire la liceità del passaggio all’ASL di Brindisi della gestione della struttura riabilitativa di Ceglie Messapica, come stabilito dalla legge regionale n.21 approvata a maggio 2024.
I giudici, rimandando la decisione di merito all’udienza fissata per il 9 aprile 2025, quindi fra più di sei mesi, hanno di fatto prorogato il regime di gestione attuale, quello che vede la fondazione “San Raffaele” gestire il Centro che si occupa di curare i pazienti reduci da gravi traumi cerebrali o infarti cerebrali, bloccando per il momento il subentro della gestione pubblica stabilito dalla legge regionale n.21
Pur essendo quello di ieri, come detto, il responso definitivo da parte del Tribunale di Lecce, il collegio ha comunque accolto i rilievi mossi dalla Fondazione a supporto del proprio ricorso. In particolare, l’emanazione della legge regionale non sarebbe stata preceduta “dalla previa rituale contestazione delle pretese carenze, criticità assistenziali e difetto dei requisiti minimi organizzativi ravvisati all’interno del rapporto esistente”.
Inoltre, il passaggio di gestione, non garantirebbe al momento secondo il Tribunale la necessaria continuità assistenziale, giacché l’ASL di Brindisi sarebbe in ritardo nel reclutamento del personale sanitario necessario. Occorre infatti tenere presente come una delle contestazioni mosse alla Fondazione da parte dei dirigenti regionali e dei politici della maggioranza in Consiglio regionale, a partire da Fabiano Amati, sia proprio quella di non avere un organico in grado di coprire tutte le specializzazioni richieste nella cura dei pazienti.
ASL di Brindisi e Regione Puglia hanno già annunciato un ricorso rispetto al decreto che congela la situazione attuale fino all’aprile del prossimo anno, il che rappresenta comunque un indubbio successo da parte del “San Raffaele”, se consideriamo come, secondo la legge regionale n.21, il passaggio di gestione avrebbe dovuto attuarsi già alla fine del mese di luglio 2024.
.