Sicurezza a rischio nel porto di Taranto: sindacati contro le nuove concessioni

Le concessioni per le attività di rimorchio nel porto di Taranto sono al centro di una forte tensione tra i lavoratori e l’azienda Rimorchiatori Napoletani. Il piano di riduzione degli equipaggi da 15 a 13, previsto per il 1 ottobre 2024, ha suscitato preoccupazioni sulla sicurezza e sulla salute dei dipendenti, costretti a un carico di lavoro straordinario insostenibile. L’UGL Mare, sindacato di categoria, denuncia che le modifiche proposte rischiano di portare a gravi conseguenze, con un aumento stimato di 8.000 ore di straordinario complessivo. Oltre ai turni massacranti, l’azienda ha ignorato diverse richieste di congedi parentali e permessi previsti dalla legge, alimentando ulteriormente le tensioni.
Il sindacato ha già avviato una procedura di raffreddamento, cercando di trovare una mediazione prima di ricorrere allo sciopero. La UGL chiede che vengano rispettati gli accordi vigenti, che prevedevano condizioni di lavoro più sicure e meno stressanti. Con la riduzione degli equipaggi, la situazione potrebbe degenerare, compromettendo la sicurezza operativa del porto e il benessere dei lavoratori.
Le concessioni del porto, stabilite nel 2016, dovevano garantire efficienza e sicurezza, ma ora rischiano di trasformarsi in un incubo per i dipendenti. I sindacati chiedono l’intervento delle autorità competenti per rivedere le condizioni e tutelare i lavoratori, che si trovano in balia di decisioni aziendali unilaterali.
