Il figlio muore a poche ore di distanza dalla madre. Commozione a Mesagne.

Il santuario di Mater Domini di Mesagne (nell’immagine di copertina) ha ospitato questo pomeriggio, in un clima di sentita partecipazione, i funerali di una donna di 81 anni e del figlio di 49, venuti a mancare fra la serata di ieri e le prime ore della giornata odierna.
Gravemente malata, la signora è spirata ieri nella sua abitazione. Ad assisterla fino all’ultimo entrambi i figli. Uno dei due in particolare, che viveva nella stessa abitazione, ne ha condiviso, nel senso letterale del termine, e tuttavia cercato di alleviare tutte le problematiche di salute, in uno sforzo evidentemente dettati dall’affetto e da quella pietas che Virgilio nell’Eneide attribuisce ad Enea, termine traducibile più che con “pietà”, con quello di devozione e senso del dovere, sentimenti dei quali il personaggio del mito si fa portatore nei confronti dei familiari e della patria.
A poche ore di distanza dalla scomparsa della madre, mentre in casa altri familiari ne vegliavano la salma, il figlio l’ha prematuramente raggiunta, passando dal sonno alla morte.
“Non sappiamo dove ora si trovino Marco e Giovanna”, ha affermato durante la solenne omelia don Pietro De Punzio. “Non sappiamo se essi sono qui, ora, se possono in qualche modo ascoltarci. Sappiamo solamente che essi stanno godendo dell’abbraccio del Signore. E Giovanna è sempre stata presente negli appuntamenti religiosi, a dispetto degli acciacchi, mi sembra di vederla seduta lì, sul banco dove prendeva abitualmente posto. Essi non sono più qui con noi ma sono e saranno in tutti i posti in cui andremo. Questo sia di estremo conforto ai loro cari”.