Esplosione bombola di gas a Porto Cesareo, è deceduta la 23enne gravinese

Esplosione bombola di gas a Porto Cesareo, è deceduta la 23enne gravinese Una morte assurda, un crudele gioco del destino che ha stroncato due vite esemplari.
E’ morta nel pomeriggio all’ospedale Perrino di Brindisi, dov’era ricoverata, Irene Agostinacchio, di 23 anni, la figlia del dott. Filippo Agostinacchio, il medico gravinese deceduto nella notte tra il 14 e 15 agosto scorso, in un’esplosione accaduta a Porto Cesareo, nella villetta vacanze, a causa di una fuga di gas.
Le condizioni di Irene, erano apparse subito molto gravi. Nello scoppio è rimasto ferito in modo grave anche una terza persona, il 24enne fidanzato della giovane Irene, attualmente ricoverato in condizioni stazionarie presso il Policlinico di Bari.

La tragica morte del dott. Filippo e Irene Agostinacchio hanno lasciato sgomento nella comunità gravinese.
In questo momento il pensiero va ai familiari che non si rassegneranno all’atroce fatalità che ha colpito i loro congiunti.
Sindaco di Gravina in Puglia Fedele Lagreca: “Nel primo pomeriggio di oggi sono stato raggiunto dalla triste notizia che anche la giovanissima Irene Agostinacchio, figlia di Pippo, ha perso la propria battaglia per la sopravvivenza, dopo lo scoppio della notte di Ferragosto.
A distanza di qualche giorno, la nostra comunità piange la seconda vittima innocente di questo maledetto incidente domestico.
In queste circostanze diventa difficile trovare le parole più giuste per esprimere il proprio dolore, l’unica cosa da fare e affidarsi al buon Dio affinché dia forza e speranza a tutte le famiglie coinvolte in questa tragedia.
Colgo l’occasione per ringraziare la collega Silvia Tarantino, Sindaca di Porto Cesareo, per la vicinanza e la solidarietà dimostrata nei confronti della nostra comunità che, ancora una volta, è chiamata ad una prova durissima”.