La storia bandita, il brigantaggio in scena al Parco della Grancia tra storia e realtà nel periodo post-unitario

La storia bandita, il brigantaggio in scena al Parco della Grancia tra storia e realtà nel periodo post-unitario A Ferragosto alle 21:30, nel comune lucano di Brindisi Montagna, il Parco della Grancia, il primo Parco storico rurale e ambientale d’Italia, ha accolto uno dei più opulenti cine-spettacoli lucani: “La Storia Bandita”, un evento culturale atteso ed imperdibile sul pensiero e nel ricordo delle vicende drammatiche degli anni che seguirono l’Unità d’Italia, quando la repressione piemontese produsse nelle regioni meridionali condizioni di estrema povertà
L’idea è stata quella di portare avanti un evento legato a tale fenomeno, riproponendo la storia grazie al teatro, la musica, l’enogastronomia in una location suggetiva “Il parco della Grancia”.

Un opulento progetto del Parco della Grancia, il primo Parco rurale e ambientale d’Italia che, si estende in dodici ettari tra natura e cultura, con il precipuo obiettivo di gettare uno sguardo incrociato sul luogo, il peso e il ruolo che determinati avvenimenti hanno giocato e giocano nella memoria collettiva dei partecipanti, invitando il visitatore ad appropriarsi della storia culturale della città lucana di Brindisi Montagna.
Nella “Storia Bandita” del regista Gianpiero Francese, il brigante non viene né mitizzato né demonizzato: è visto, nel bene e nel male, come elemento identitario, figura di una storia complessa.
Il regista Gianpiero Francese, attraverso una rappresentazione teatrale opulenta, ha messo in evidenza l’influenza del fenomeno del brigantaggio nella vita sociale del territorio lucano offrendo, nel contempo, aspetti poco conosciuti della vita e della storia della Regione Basilicata.

Il regista ha ricostruito episodi cruenti del brigantaggio postunitario, ricordando figure eroiche e perseguitate di persone che si sono date al brigantaggio per fame o per vendicare ingiustizie, utilizzando la ribellione e le proteste di una popolazione mortificata che ha conosciuto la violenza degli invasori.
Il Cine-spettacolo “La Storia Bandita” ha rappresentato nel giorno di Ferragosto in chiave moderna, la dimensione sociale, culturale e storica della civiltà rurale di una delle pagine più controverse e maggiormente significative della storia della Basilicata.
Una vicenda, quella della Basilicata e del Mezzogiorno d’Italia tra il 1799 ed il 1861, raccontata senza nostalgie o rancori, alla scoperta del mondo rurale lucano e delle sue inconfondibili radici.
Uno spettacolo nello spettacolo con 500 effetti pirotecnici, 400 fari teatrali e cinematografici, un impianto sonoro immersivo multitraccia con 12 sorgenti, proiezioni di grandi immagini sulla roccia e su schermo d’acqua, oltre a numerosi altri effetti speciali in scena: un’esperienza “5D”, che è riuscita a coinvolgere tutti i sensi, dando allo spettatore la sensazione di trovarsi dentro un set cinematografico che prende forma sotto i suoi occhi; una narrazione spettacolare della durata di circa un’ora e mezza, animata da 300 figuranti che interagiscono su un’area di scena di oltre 25mila metri quadri, nello splendido anfiteatro naturale della foresta della Grancia.

“La Storia Bandita” la kermesse di teatro popolare e multimediale, con protagonisti i briganti lucani guidati dal carismatico Carmine Crocco, in lotta contro i soldati piemontesi del Regno sabaudo, connubio tra musical, cinema e teatro, in 17 anni ha portato oltre 400mila visitatori nel Parco Nazionale della Grancia, il primo Parco Storico Rurale e Ambientale d’Italia, racchiuso in un magnifico bosco, tra natura, cultura e tanto divertimento.

Vasto il programma offerto ai partecipanti del Parco della Grancia: escursioni di Nordic Walking. Per i più piccoli, l’area dei burattini con la Compagnia Arechi, con avvincenti spettacoli di burattini, lo spettacolo delle brigantesse a cura dell’associazione «Le mele marce» di Rionero in Vulture che, hanno messo in luce le storie di coraggio e resilienza di queste donne eccezionali, offrendo ai visitatori una nuova prospettiva su un capitolo spesso trascurato del nostro passato.
Per gli appassionati di natura, l’area falconeria è stata aperta per visite guidate, culminando con uno spettacolo di falconeria mozzafiato con aquile reali dell’America, avvoltoi, poiane e tanti altri rapaci notturni.
Un’area del gusto attraverso le tradizioni culinarie locali, con il museo e il laboratorio del miele.
La magnificenza della “Storia bandita” , si è schiusa davanti ad un pubblico colto e attento. Una tradizione lunga più di 17 anni, un appuntamento culturale atteso in tutta la Regione.

La Storia Bandita ha trovato la sua massima espressione nel bellissimo allestimento della storia a cura del regista Gianpiero Francese, una straordinaria performance artistica impreziosita da incredibili effetti speciali e dalle ben note voci di Michele Placido, Lina Sastri, Paolo Ferrari e Orso Maria Guerrini.
Oltre 600 proiettori luce, 45000 watt di potenza per un sistema audio multidiffusione, proiezioni dinamiche di grandi immagini, schermi ad acqua, e suggestive ambientazioni scenografiche danno vita ogni anno ad un “film dal vivo” unico nel suo genere.
Una squisita fantasia dalla quale è scaturito un allestimento storico.
Una cornice spettacolare, direi colossale, da quelli musicali a quelli visive, che hanno rammentato la struttura in stile storico, all’ interno della quale si sono scontrati i briganti.
La memoria non diventa un materiale informe, ma è rivisitata, rinnovata, riorganizzata, con un senso di appartenenza e con un forte legame ai luoghi e alla terra.
La Storia Bandita, insomma, è il frutto di una ricerca laboriosa e unica che ha offerto e continuerà ad offrire, agli appassionati e agli studiosi più esigenti, significativi spunti di riflessione e di indagine.
Molte vicende meritano di essere approfondite o chiarite, ma la Storia Bandita è una bella testimonianza di quella voglia antica di conoscere, apprendere, rinverdendo l’antica tradizione dei ceti popolari e dei briganti che vedono nella ribellione possibili vie di riscatto.
Ma chi erano i briganti? Le bande di briganti erano composte da criminali comuni, contadini disperati, soldati dell’ex esercito borbonico che non vollero giurare fedeltà al nuovo re.
In Basilicata, in particolare, il fenomeno era manovrato anche dagli ex murattiani per rendere il sud Italia ingovernabile ai Savoia e assegnarlo ai francesi dei Murat. Questo non fece che acuire la profonda disparità tra il sud e il resto dell’Italia.
Tra i briganti più noti dell’epoca figuravano: Giuseppe Caruso di Atella; Pasquale Domenico Romano, il “Sergente romano” di Gioia del Colle; Michelina de Cesare di Caspoli; Maria Oliveiro di Casole Bruzio; il più celebre Carmine Crocco, detto “Donatello”, di Rionero in Vulture, e Nicola Summa, detto “Ninco Nanco”, di Avigliano.
Per circa cinque anni, diverse schiere di briganti, seguiti dai contadini, vissero di rapine, ricatti e omicidi tra il Tavoliere delle Puglie, le Murge baresi, i boschi di Monticchio e le difficili gole del materano. Crocco si distinse dagli altri briganti per la sua tattica bellica ben organizzata e le imprevedibili azioni di guerriglia ed era al comando di ben duemila uomini. Fu ribattezzato, in quell’epoca, in diversi modi: “generale dei briganti”, “generalissimo” o “Napoleone dei briganti”.
Un appuntamento elitario importante per la cittadina di Brindisi Montagna e i turisti della cultura storica, grazie alla presenza del cast che ha ripercorso la storia del brigantaggio nel Meridione.
L’intera giornata e lo spettacolo serale hanno registrato il sold-out, l’evento nell’evento che ha riscosso grande successo non solo di pubblico ma anche di critica.
In serata le emozioni tra il pubblico, hanno avuto un crescendo continuo fino a raggiungere l’apice con la “Storia Bandita”.
Un ritorno alle origini, ma anche il segno di un legame fortissimo con un’esperienza indimenticabile che continua ad essere ancora oggi di grande attualità. Uno spettacolo da vedere e da rivedere, conquistati dalla storia di briganti e brigantesse, dal fascino della ruralità e da effetti speciali che ogni vota riescono a sorprendere.
“La storia bandita” in scena alla Grancia a partire dal 6 luglio, sarà proposto tutti i sabato estivi fino al 21 settembre 2024 con la novità costituita dalla presenza delle brigantesse e tante attività da svolgere durante la giornata: la dimostrazione della tradizionale pigiatura dell’uva, escursioni di Nordic Walking e l’allestimento dell’area dei burattini per i più piccoli. La falconeria con visite guidate e spettacolo pomeridiano.

Parco della Grancia (parcograncia.it)