San Raffaele di Ceglie Messapica: il Tar di Lecce blocca (per adesso) il passaggio gestionale all’ASL di Brindisi

Sarebbe dovuto avvenire proprio quest’oggi, lunedì 22 luglio 2024, il passaggio del centro di riabilitazione per pazienti con patologie o traumi neurologici, che la Fondazione “San Raffaele” gestisce da 24 anni a Ceglie Messapica, nelle mani dirette dell’ASL di Brindisi, la quale in questi anni affidava, come del resto anche altre ASL pugliesi, questo tipo di utenza alle cure di una struttura che operava in regime di convenzione con la stessa.
Invece, il Tar di Lecce, chiamato ad esprimersi su un ricorso d’urgenza presentato proprio dalla Fondazione, ha accolto l’istanza proposta per l’annullamento, previa sospensione dell’efficacia, della deliberazione n. 1552 del 19 Luglio 2024 del Direttore Generale della Azienda Sanitaria Locale di Brindisi pubblicata il 19 Luglio 2024, avente ad oggetto: “Adozione Piano di Attuazione Legge Regionale n. 21 del 30 Maggio 2024: Istituzione del Centro Regionale di Riabilitazione pubblica Ospedaliera di Ceglie Messapica. Revoca atti precedenti”, con cui si disponeva il subentro, a far data dal 22 Luglio 2024, della parte pubblica nella gestione del Centro di Riabilitazione Ospedaliera di Ceglie Messapica.
In merito all’internalizzazione della struttura riabilitativa, sancita dopo l’approvazione di una proposta di legge regionale dello scorso 21 maggio, si era accesa fin dall’inizio una feroce disputa fra la Fondazione San Raffaele e gli esponenti della giunta regionale, primo su tutti il consigliere e primo firmatario Fabiano Amati, il cui merito verteva sulla prosecuzione dei rapporti di lavori di tutto il personale dipendente nel passaggio di gestione, che secondo la Fondazione sarebbe stata a rischio e che invece gli stessi sindacati sostenevano, così come sulle lacune gestionali ed anche sanitarie rimproverate dall’ente regionale alla Fondazione, e in base alle quali lo stesso si era orientata verso la decisione di affidare direttamente al personale sanitario del Perrino di Brindisi la gestione del Centro.
Anche i parlamentari locali del centrodestra avevano presentato una serie di interrogazioni parlamentari, spingendo lo stesso governo guidato da Giorgia Meloni a impugnare, appena tre giorni fa, il provvedimento regionale che prevedeva questo passaggio di gestione.
Ora la decisione del Tar di Lecce, bloccando con effetto immediato la conversione, rimanda alla seduta della Camera di Consiglio, prevista per il prossimo 4 settembre, una discussione approfondita sui nodi tecnico-giuridici della vicenda evidenziati dalle due parti in causa.