M.Emiliano ed il PD lamentano l’esclusione della Regione Puglia dai tavoli decisionali sui Giochi del Mediterraneo
Il Partito Democratico pugliese, con un intervento del consigliere regionale con delega ai Giochi del Mediterraneo di Taranto 2024 Vincenzo Di Gregorio, e Francesca Razzato, segretaria provinciale del PD di Taranto, lamentano quella che considerano una inopportuna, ed anche irregolare dal punto di vista del diritto, conventio ad excludendum che, il Comitato organizzatore della manifestazione, con il beneplacito del Governo, starebbe attuando nei confronti dell’amministrazione regionale riguardo decisioni che attengono l’organizzazione dei Giochi, principalmente a livelli di impiantistica.
Scrive infatti Di Gregorio che: “è avvenuto da pochi giorni l’invio al Governo del nuovo masterplan dei Giochi. Il Presidente Michele Emiliano sottolinea ancora una volta il mancato coinvolgimento programmatico e preparatorio della Regione nelle azioni condotte dal Comitato. Eppure, ricordiamo che la Regione Puglia in collaborazione con il Comune di Taranto, nell’ambito della redazione del Piano Strategico “Taranto Futuro prossimo”, ha ideato, progettato e promosso la candidatura di Taranto ai XX Giochi del Mediterraneo con il coinvolgimento del CONI, dal 2020 al 2023, e in attesa di ricevere le risorse economiche dal Governo (sbloccate solo a maggio 2024), per il mezzo dell’ Agenzia regionale Strategica per lo Sviluppo Ecosostenibile del Territorio, ha proceduto e lavorato per le progettazioni relative agli impianti ed alla promozione di Taranto 2026, anche in un’ottica di contenimento della spesa pubblica.
L’elenco aggiornato degli interventi, presentato il 10 ottobre 2023 dal Commissario di Governo Ferrarese, ricalca sostanzialmente il Masterplan predisposto dal Comitato in collaborazione con la Regione Puglia, per il mezzo di ASSET, fin dal settembre 2022, salvo alcune modifiche riferite a tre impianti sportivi: stadio Iacovone e Palaricciardi di Taranto e Stadio di Brindisi.
Anche l’iconico Stadio del Nuoto, progetto bandiera dei Giochi, ad opera di MDU architetti di Prato, è frutto di un concorso internazionale, la cui documentazione posta a base del concorso di progettazione è stata realizzata dall’ASSET in supporto al Comitato Taranto 2026.
Eppure, la Regione Puglia, per scelta degli organi Governativi, è stata esclusa da qualsiasi interlocuzione e confronto istituzionale, nonostante la sentenza della Corte Costituzionale n. 31/2024 abbia sancito la necessità di leale collaborazione istituzionale e la necessità di definire un’intesa circa gli interventi da programmare e realizzare per i Giochi del Mediterraneo 2026 con la Regione Puglia.”
E conclude: “Come sempre, a pagarne siamo tutte e tutti noi, i cittadini e le cittadine, vista l’importanza dei Giochi del Mediterraneo per Taranto e il suo territorio, che si gioca non solo nelle giornate di svolgimento delle competizioni, ma in tutta la fase preliminare e nelle azioni di coinvolgimento della comunità, che deve essere parte attiva di un processo di crescita, le cui basi e prospettive si spingano oltre l’evento e diventino strutturali ed endemiche.
Questo processo non può avvenire senza il coinvolgimento di un Ente strutturalmente e formalmente così sostanziale, come la Regione Puglia, la cui azione amministrativa e programmatica permea gli assetti e la qualità della vita di tutti i cittadini e le cittadine.
Auspichiamo, quindi, che questa leale collaborazione tra Enti possa essere ripristinata, perché in gioco non ci sono interessi particolari, bensì il bene di un’intera comunità.”
La domanda che poniamo in conclusione è la seguente: a quali conseguenze, ammesso che ve ne possano essere di rilevanti, starebbero andando incontro i “cittadini e le cittadine” se, come affermano gli esponenti del PD, il nuovo masterplan inviato da Ferrarese al Governo ricalca sostanzialmente, ad eccezione di tre modifiche, quello elaborato precedentemente con la collaborazione della stessa Regione Puglia?