Non ci sono le giostre? Ne beneficeranno i martinesi

Non ci sono le giostre, ne beneficeranno le famiglie martinesi, i turisti, i residenti e chi si godrà Martina Franca, la città del festival e non del “Traballero”.
Sembra quasi l’incipit di una commedia all’italiana, ma è la realtà.
In una città già piegata da problemi ben più gravi, la consigliera comunale Lillo che ha iniziato anzitempo la sua campagna per le regionali del prossimo anno (sicura a sua dire non solo di essere candidata, ma già almeno Consigliera regionale se non assessora di Fratelli d’Italia) di inscenare una protesta per l’assenza delle giostre alle feste patronali, minacciando di incatenarsi, metaforicamente parlando
Non sappiamo a quale albero per la verità. Un episodio che ha del grottesco, ma che riflette la surreale gestione delle festività patronale a Martina Franca.
La moglie del farmacista ha pensato di diventare popolare cavalcando la protesta relativa alla mancanza delle giostre a Martina Franca.
Certo, possono essere mancanze adolescenziali, oppure effetti della menopausa che ad una certa età possono manifestarsi in diversi modi.
La polemica dei giostrai: Una vecchia storia

Le giostre non ci saranno. I giostrai, con la loro consueta richiesta di tutto o niente, si sono trovati a dover affrontare l’indisponibilità del Pergolo, tradizionale sede degli eventi, a causa dei lavori in corso.
L’Amministrazione Comunale, in uno slancio di buona volontà, aveva proposto il parcheggio di Piazza D’Angiò e una parte della piazza. Troppo poco, secondo i giostrai.
Andando indietro nel tempo, questa querelle tra le Amministrazioni Comunali e i giostrai è ormai una saga di lunga data.
Le responsabilità? Da ambo le parti, naturalmente. L’Amministrazione Comunale era al corrente della situazione del Pergolo e avrebbe potuto agire con maggiore tempestività.
I giostrai, dal canto loro, dovrebbero capire che non possono dettare condizioni in casa d’altri. Una dinamica tragicomica, degna delle migliori farse teatrali.
La proposta alternativa ed il mistero di Piazza Crispi

E poi c’è Piazza Crispi, dove una delibera vieterebbe eventi, ma che il Comune ha comunque autorizzato per la ruota panoramica e la pista di ghiaccio a Natale, oltre che per la sagra delle orecchiette.
Perché non averla proporla anche ai giostrai per San Martino, seppure per giostrine dei bambini? Mistero. Ma si sa, in Italia le regole sono fatte per essere interpretate a seconda delle convenienze.
Martina: Senza giostre ne beneficeranno i martinesi, tranne chi crede di essere Georgie

In questo scenario tragicomico spicca la figura del cartone animato di Georgie, la fanciulla australiana contesa dai fratelli adottivi Abel Arthur che si innamora del ricco Lowell e scappa in Inghilterra per amore.
La Consigliera comunale, che con una teatralità degna del miglior avanspettacolo, ha minacciato di incatenarsi per l’assenza delle giostre.
Un gesto che sembra uscito da un film di Monicelli, più che da una riunione di consiglio comunale. Mentre i cittadini si preoccupano di come arrivare a fine mese, la protagonista si batte per i caroselli, come se fossero la priorità assoluta della città.
Alla fine la criticità diventa opportunità
Paradossalmente, l’assenza delle giostre potrebbe rivelarsi un fatto positivo. In un periodo di crisi economica, molti genitori faticano a mettere insieme il pranzo con la cena e l’idea di indebitarsi per accontentare i figli con un giro di giostra non sembra così allettante.
Chi può permetterselo, può sempre fare qualche chilometro e trovare le giostre allo Zoo Safari.
Martina Franca ha una propria identità, non è il regno dei luna park. Forse, è giunto il momento di concentrarsi su eventi gratuiti e a misura di bambino, come quelli promossi dalla Bandiera Verde a Fasano, con la Notte Verde dei Bambini.
Notte Verde dei bambini: un esempio da seguire
Tra le iniziative correlate alla Bandiera Verde, che premia le spiagge adatte ai bambini scelte da quasi 3.000 pediatri, l’Amministrazione Comunale di Fasano ha organizzato infatti due serate magiche a Torre Canne e Savelletri, il 4 e 5 luglio.
Le mascotte Disney, spettacoli di magia, bolle giganti, e tanto altro hanno trasformato queste località in mondi incantati.
Un esempio di come si possono organizzare eventi di qualità, gratuiti e dedicati ai più piccoli, che regalano momenti di gioia senza gravare sulle tasche delle famiglie.
L’ironia della sorte
Alla fine, quello che può sembrare un fatto negativo, può essere letto in chiave positiva.
L’assenza delle giostre alle feste patronali di Martina Franca diventa un’opportunità per riflettere su come migliorare la qualità degli eventi in città, rendendoli accessibili a tutti.
E, chissà, forse la prossima volta la consigliera Lillo troverà un motivo più serio per protestare, magari di studiarsi il pus, senza doverselo fare spiegare. Ma questa è un’altra storia, o forse no.