PNRR e rigenerazione dei centri storici, presentazione del progetto “Claustri altamurani interattivi”

PNRR e rigenerazione dei centri storici, presentazione del progetto “Claustri altamurani interattivi” I Claustrum o “gnostre ” in vernacolo altamurano, rappresentano la simbiosi di varie etnie, chiamate ad Altamura dall’Imperatore Federico II di Svevia nel 1232 con l’intento di ripopolare la città, concedendo esenzioni fiscali a: greci, latini, ebrei, arabi. Testimonianza architettonica di diverse comunità religiose. Si annoverano oltre 80 claustri in cui è articolato il centro antico della città.
I claustri si presentano come piazzette, delimitate dalle abitazioni che vi si affacciano, che si aprono sulle vie principali del centro storico: da un vicolo stretto si accede al cortile, lievemente inclinato verso l’interno perla raccolta delle acque piovane-ospitano, infatti, al loro interno cisterne da cui le varie famiglie potevano, in passato, attingere acqua.

Si contraddistinguono per la presenza di alcuni particolari elementi architettonici: scale, archi, balconate, logge, ballatoi, finestrini, terrazzini, anelli di pietra, “pesule”, e sono arricchiti da elementi ornamentali scolpiti nel tufo: mascheroni, stemmi, figure votive.
La funzione svolta da questi particolari spazi del tessuto urbanistico di Altamura, era principalmente quella di aggregazione di varie famiglie, ma anche funzione difensiva-motivo per cui i claustri hanno una sola entrata.
I claustri del centro storico di Altamura ancora più attrattivi grazie all’innovazione tecnologica.
Il 28 giugno 2024, alle ore 18.30, nella Sala Consiliare di Altamura, verrà presentato il progetto “Claustri Altamurani innovativi”, un progetto di cui è capofila Altanet in partenariato con Archè APS, GianoStudio, CaIRa (Cara Altamura io ti voglio raccontare) e ABMC – Archivio Biblioteca Museo Civico.
L’iniziativa è finanziata con i fondi europei Next generation per il tramite del bando TOCC del Ministero della Cultura.
Il progetto punta alla valorizzazione e alla fruizione dei beni culturali con l’applicazione della tecnologia, con cui si può offrire un’esperienza immersiva al fruitore (sia il visitatore che il cittadino) che può accedere a vari contenuti informativi, attraverso una “app” appositamente creata. Non solo contenuti testuali.
I caratteristici luoghi del centro storico, infatti, vengono raccontati sia da attori, con “storytelling” animati sulla quotidianità, su leggende e modi di dire, che dalla guida virtuale appositamente creata.
Altra caratteristica e peculiarità del progetto sta nel fatto che la fruizione dei contenuti è consentita solo recandosi fisicamente nell’area di interesse, quindi non si parla di visita virtuale ma di aumento dell’esperienza sul posto. E qui risiede l’altra innovazione: l’app non si limita ad una fruizione da remoto, anzi diventa uno strumento di accompagnamento al turista oppure al cittadino che può diventare “turista a casa propria”.
Nel convegno del 28 giugno sono previsti i saluti istituzionali del sindaco Vitantonio Petronella e dell’assessora alla cultura Angela Miglionico e interverranno: Nicola Plantamura, amministratore di Altanet; Mariella Forte, presidente dell’associazione Arché; Piero Tubito, vice presidente dell’associazione Cara Altamura; Carlo Martino, presidente Confapi Puglia; Angelo Condorelli, direttore marketing Esprimo srl. Coordinerà il giornalista Onofrio Bruno.