Vittoria di misura a Lecce per Adriana Poli Bortone su Carlo Salvemini in una competizione lacerante

Il turno di ballottaggio nelle comunali di Lecce offre lo stesso quadro venuto fuori al primo turno, quello di una città divisa quasi perfettamente in due parti uguali.
Adriana Poli Bortone, che aveva mancato l’elezione diretta per soli 24 voti di preferenza, si aggiudica il turno di ballottaggio sul sindaco uscente Carlo Salvemini per 654 voti complessivi, che in termini percentuali si traducono in un 1,4%. La candidata sindaco di centrodestra ha ottenuto 23.827 voti (il 50,7%) mentre quello di centrosinistra 23.173 (il 49,3%)
Buona l’affluenza alle urne, nettamente superiore al dato complessivo nazionale di questo turno di ballottaggio, che ha registrato un 60,76% di elettori recatisi al seggio, a dimostrazione anche del fatto che queste elezioni comunali hanno davvero polarizzato la cittadinanza del capoluogo barocco, anche in virtù di una serie di accese polemiche sorte dopo l’esito del primo turno, l’ultima delle quali si è registrata addirittura durante il silenzio elettorale di sabato.
Artefice, forse suo malgrado, il governatore regionale Michele Emiliano, che nella giornata di sabato si è incontrato in un importante hotel di Lecce con dirigenti ed esponenti della sanità locale, in un incontro a porte chiuse del cui contenuto egli stesso ha comunque ammesso la natura davanti alle telecamere dell’emittente Tele Rama: sostenere, fino all’ultimo secondo utile, la candidatura di Carlo Salvemini, impegnato in questo appassionante testa a testa con Poli Bortone.
Per aver divulgato quanto era accaduto, l’emittente di proprietà del consigliere regionale Paolo Pagliaro, presidente anche del movimento “Regione Salento”, schierato al fianco di Adriana Poli Bortone, è stata oggetto di accuse da parte del parlamentare del PD Claudio Stefanazzi, rimediando tuttavia la solidarietà di Assostampa.
E a commento dell’esito del voto, porgendo innanzitutto i complimenti ed i migliori auguri alla vincitrice, Carlo Salvemini ha sottolineato in una conferenza stampa tenutasi nel suo comitato elettorale proprio come l’esito tanto incerto della competizione consegni il quadro di una città spaccata, imponendo a chi ha vinto un onere maggiore. “Fare il sindaco di questa città per sei anni e mezzo è stato innanzitutto un grande onore, e vado orgoglioso di tante cose belle realizzate. La campagna elettorale si è giocata prevalentemente attorno al tema della viabilità sostenibile e alle piste ciclabili tanto contestate dal centrodestra. Vedremo ora cosa sarà in grado di fare chi ha avuto il sostegno dalla maggioranza dell’elettorato”.
Da par suo, Adriana Poli Bortone, che ha dovuto soprattutto fronteggiare l’accusa di essere stata ripescata a dispetto di un’età non più verde, e quindi di rappresentare un modello di fare politica che rischia di far tornare indietro la città, ha espresso i propri sentimenti dal palco allestito nella centralissima piazza S.Oronzo, nel corso di una prima festa volta a celebrare la vittoria. “La città è un sentimento e io voglio dedicare questa vittoria a voi, a tutti voi che siete qui con me e che mi siete stati vicini in questa campagna elettorale – ha detto -. Ho sempre avvertito in questi mesi il vostro affetto, l’affetto della gente di Lecce. E ora vi voglio dire tutto ciò che sento nel mio cuore: voglio ringraziare i tanti giovani che ho avuto attorno a me che mi hanno dato carica ed energia per pensare insieme una città diversa. Mi impegno fin d’ora a essere il sindaco di tutti”.
Adriana Poli Bortone è stata sindaco della sua città per due mandati, fra il 1998 ed il 2008. Nella prima occasione, sconfisse Stefano Salvemini, padre di Carlo.