Caldo africano e sabbia del Sahara: Puglia sotto assedio

In Puglia caldo africano e arriva la sabbia del Sahara. Questa frase chiave sintetizza perfettamente il fenomeno climatico che sta investendo la nostra regione. La seconda ondata di caldo africano, partita in sordina, ha ormai raggiunto il suo apice, con temperature che potrebbero toccare i 42°C nei prossimi giorni. E non è tutto: insieme all’aria rovente, ci aspetta una pioggia di sabbia del Sahara.
L’aria calda proveniente dall’Africa, infatti, trasporta con sé pulviscolo sahariano che colora i nostri cieli di un inquietante giallognolo. Questo fenomeno, che sta diventando sempre più frequente, crea un’atmosfera lattiginosa e opaca, ben lontana dal cielo azzurro a cui siamo abituati quando soffia il Maestrale. Ma perché avviene questo? L’aria calda si solleva dal deserto, raccoglie sabbia e polveri, e i venti meridionali le spingono fino a noi. Un regalo di cui faremmo volentieri a meno.
La frequenza di queste ondate di sabbia è aumentata negli ultimi anni, sostituendo sempre più spesso il mite Anticiclone delle Azzorre con l’aggressivo anticiclone africano. Tra venerdì e sabato, le temperature potrebbero toccare i 42°C nel Foggiano e nella Bat, fino a 42°C anche nel Materano, Cosenza e Palermitano. Altrove, ci aspettiamo massime tra i 33°C e i 37°C. Quanto durerà? Le previsioni indicano che domenica le correnti fresche riporteranno un po’ di sollievo, spazzando via calura e sabbia.
E la sabbia cosa comporta? Non serve essere meteorologi per capire che il pulviscolo del deserto può irritare le vie respiratorie, soprattutto nei soggetti più sensibili. Con un diametro medio di 20 micron, queste polveri possono viaggiare fino a 10mila metri di quota e percorrere migliaia di chilometri, arrivando fino a noi. Si stima che ogni anno dal Sahara si sollevino circa 180 milioni di tonnellate di polvere, contribuendo a peggiorare la qualità dell’aria e aumentando le Pm2.5 e Pm10 già presenti.
In sostanza, non stiamo vivendo estati normali, ma un susseguirsi di ondate di caldo estremo e sabbia. Un cocktail esplosivo che ci fa rimpiangere le estati di una volta, più miti e meno polverose. Con queste previsioni, è chiaro che dobbiamo prepararci a convivere con queste nuove condizioni climatiche.