Puglia: il 30% dei consumatori compra a Km0

Nel variegato panorama delle scelte di consumo ecosostenibile, gli acquisti a chilometro zero emergono come una delle pratiche più virtuose. Secondo Coldiretti Puglia, quasi un consumatore su tre nel Mezzogiorno preferisce acquistare prodotti locali, riducendo così l’impatto ambientale e sostenendo l’economia locale.
La rilevazione dell’ISTAT sulle preoccupazioni ambientali degli italiani evidenzia che il 28,8% degli abitanti del Sud Italia aderisce a questa pratica.
La crescita dei mercati contadini nelle città capoluogo pugliesi ha giocato un ruolo cruciale nel facilitare gli acquisti a chilometro zero.
Coldiretti Puglia sottolinea come questa rete di mercati, con oltre 1.200 punti vendita e 15mila agricoltori coinvolti, non solo garantisca prodotti freschi e di stagione, ma contribuisca anche alla riduzione dell’inquinamento grazie ai trasporti brevi.
L’attrattiva principale degli acquisti diretti dai produttori è la garanzia di qualità e trasparenza. Secondo un sondaggio condotto da Coldiretti nei mercati contadini, il 73% dei consumatori ritiene che acquistare direttamente dall’agricoltore sia la scelta più sicura, superando supermercati e acquisti online.
Questa preferenza è ulteriormente supportata dalla mobilitazione “No Fake in Italy”, che promuove la trasparenza dell’origine dei prodotti alimentari.
Anche in periodi difficili come la pandemia di Covid-19 e i conflitti internazionali, i mercati contadini hanno dimostrato la loro importanza nel garantire approvvigionamenti costanti e cibo sicuro. Coldiretti Puglia evidenzia come questi mercati siano stati fondamentali nel mantenere la trasparenza e la qualità del cibo, sostenendo al contempo la biodiversità e le specificità locali.
Il successo dei mercati contadini è il risultato di politiche agricole lungimiranti, come la legge di Orientamento del 2001, che ha promosso la multifunzionalità dell’agricoltura.
Questa legge, sostenuta fortemente da Coldiretti, ha avvicinato le imprese agricole ai cittadini, conciliando lo sviluppo economico con la sostenibilità ambientale e sociale.
Gli acquisti a chilometro zero non rappresentano solo una scelta ecologica, ma anche un atto di valorizzazione della cultura e della biodiversità locale. Un modello che potrebbe essere adottato in tutta Italia per un futuro più sostenibile.