Polvanera Sound Fest VIII, musica e vino rassegna itinerante e multisensoriale

Polvanera Sound Fest VIII, musica e vino rassegna itinerante e multisensoriale Un appuntamento imperdibile con la musica nelle splendide Cantine Polvanera a Gioia del Colle, una serata coinvolgente, che ha unito l’arte del buon vino e musica.
Importante riscontro di pubblico, ottenuto da Cantine Polvanera sabato 15 giugno che, in occasione dell’evento Polvanera Sound Fest VIII, ha organizzato nella tenuta, una serata di approccio al buon bere, con artisti di calibro internazionale, che sono stati in grado di far volteggiare gli ospiti sotto la fantastica luna, a ritmo afro-house.
Sabato 15 giugno 2024 i suoni ed il gusto si sono fusi, con le percezioni sensoriali di Osunlad+ Gabriele Poso+Dazzle Drums, che hanno reso unica la nottata con la musica etno world, per rimarcare l’identità afro house e rilanciare le tradizioni musicali sul tavolo dell’enogastronomia.
Il concerto si è tenuto all’interno dell’area gastronomica di Cantine Polvanera.
Come ogni estate è tornato l’appuntamento con la musica alle Cantine, il primo evento enogastronomico dell’estate 2024 della città di Gioia del Colle, in cui musica e vino hanno danzato in sinergia per questa VIII edizione.
L’evento ha rappresentato un’occasione per comprendere quanto è importante bere dell’ottimo vino in compagnia.
Musica etnica riscoperta delle antiche tradizioni, si è proiettata verso un futuro solidale a supporto di temi culturali. Per chi opera in questo contesto, la cultura del bere sano e del bere bene, è un messaggio importantissimo da divulgare.
Il suono degli artisti di calibro internazionale quali Osunlade (USA), Architetto dell’Afro House, fondatore della Yoruba Records, una delle più grandi etichette di musica dance al mondo, dj e produttore di dischi multi-platino e d’oro e attivista sociale. Nato e cresciuto a St. Louis, nel Missouri, città pioniera del blues, del ragtime e del jazz, Osunlade incarna l’arte! Nel corso della sua carriera si è trasferito prima a Los Angeles, dove ha lavorato con artisti come Patti LaBelle e Freddie Jackson, e poi a New York, dove nel 1999 fonda la Yoruba Records e comincia a produrre dischi tra la deep house e il soulful jazz. Quando nel 2001, per la britannica Soul Jazz Records, pubblica “Paradigm”, viene annunciato come il Messia della musica house.
Ha collaborato con artisti quali Roy Ayers, Nkemdi, Salif Keita, Poranguí e Cesária Évora. I suoi dj set gli hanno fatto guadagnare uno status e un plauso di livello mondiale e noi siamo molto contenti di accoglierlo in cantina dopo molti anni di assenza dal Sud Italia!
Gabriele Poso artista con una forte visione spirituale e musicale, direttore artistico di Polvanera Sound Fest. Virtuoso delle percussioni, polistrumentista e direttore della Yoruba Soul Orchestra per il dj e produttore vincitore di un Grammy Award, Osunlade, Gabriele è nato in Sardegna, ma l’incessante passione per la musica lo ha portato a espandere i propri orizzonti musicali da Roma a Porto Rico, da Cuba a Berlino. Dal 1998 al 2001 si immerge nello studio delle percussioni afro-cubane, alla scuola Timba di Roma, sotto la guida di uno tra i maggiori rappresentanti della cultura afrocubana in Italia, Roberto ‘Mamey’ Evengelista. In seguito, nel 2001, si trasferisce a San Juan, in Porto Rico, per frequentare la Universidad Interamericana de Puerto Rico e, successivamente, l’Escuela National de Arte a L’Avana, a Cuba.
Dal 2008, data di pubblicazione del primo album da solista “From The Genuine World” per Yoruba Records, Poso inizia ad esibirsi in tutta Europa. Il secondo album “Roots of Soul”, uscito per la label tedesca INFRACom!, ha vinto molti premi, tra cui Miglior produzione jazz indipendente del 2012. Dal 2012 al 2020 ha pubblicato diversi album e raccolte, alla scoperta dell’eredità culturale delle percussioni e del ritmo, tra generi e continenti diversi, uniti insieme dall’antica e viscerale connessione con il linguaggio magico dei tamburi.
Gabriele Poso continua a conquistare il pubblico con le sue performance in tutto il mondo. Tra i suoi sostenitori più illustri Gilles Peterson, che ne ha inserito alcune tracce nel suo The International Worldwide Show e altri show internazionali.
I Dazzle Drums sono un duo di dj/produttori giapponesi, composto da Nagi e Kei, che dagli anni ’90 fanno ballare la scena club di Tokyo. La loro selezione comprende un’ampia varietà di classici della dance e dell’house, oltre a canzoni attuali. Dal 2005 hanno pubblicato su molte etichette estere come King Street Sounds, Afrocentric, Nulu Electronic, Tribe Records, BBE Music e suonato in tutto il mondo, fino a essere invitati al We Out Here Festival di Londra, organizzato dal guru dell’acid jazz Gilles Peterson. I loro regular parties sono Prisma @ 0 Zero, Bridge Shinjuku con Toshio Matsuura, REDBAR, Block Party e Music Of Many Colours.

La loro musica vuole essere un momento di festa, ma anche di riflessione, perché oltre la danza c’è un’esperienza musicale.
Spazio ai suoni e le parole nella serata del Polvanera Sound Fest VIII, con l’opportunità offerta agli ospiti di gustare piatti tipici, bere il vino attraverso il bicchiere che è stato distribuito all’ingresso, direttamente della botte o in bottiglia delle “Cantine Polvanera”.
Un piccolo mondo dove c’è stata fusione di suoni e gusto, con le percezioni sensoriali divenute danza con il concerto .
Un modo per assaporare, almeno per una serata estiva, la quotidianità di quanti hanno consacrato la loro vita al “Nettare degli Dei”.
Un evento che coinvolge il territorio nazionale e pugliese , dedicato ad appassionati e intenditori che vogliono conoscere il vino attraverso i luoghi di produzione e la gente che vive per renderlo sublime.
Il turismo enogastronomico è oramai un realtà produttiva importante, ed il successo di una manifestazione come questa che si ripete ogni anno, ne è un esempio lampante.
Polvanera Sound Fest VIII, da otto anni è diventata un appuntamento segnato in rosso sull’agenda degli eventi.
Questa è una testimonianza importante perché Cantine Polvanera si proietta indirettamente, nella dimensione internazionale e il connubio enologia, gastronomia, musica e arte, diventa vincente.
Tutti pronti alzando i calici al cielo, riscoprendo la cultura musicale internazionale, il bere consapevole con gusto e convivialità.