Agricoltori pugliesi schiacciati dalle tasse: CIA Puglia si oppone
Le cartelle esattoriali agli agricoltori pugliesi stanno suscitando un vespaio di polemiche. Migliaia di aziende agricole delle province di Bari, BAT, Brindisi, Lecce e Taranto hanno ricevuto avvisi di pagamento per il Tributo 630, con un termine di 60 giorni per impugnazione o ricorso. La CIA Puglia, tramite il suo presidente Gennaro Sicolo, ha dichiarato senza mezzi termini: “Quelle cartelle vanno annullate!“.
La richiesta della CIA Puglia non è una semplice protesta, ma un grido di allarme per una situazione che rischia di diventare esplosiva. Gli agricoltori, già in difficoltà per una gestione consortile che definire problematica è un eufemismo, si vedono ora vessati da richieste di pagamento per servizi mai ricevuti.
“In queste condizioni“, prosegue Sicolo, “gli agricoltori sono come incudini che ricevono martellate continue, senza avere chiarezza sul percorso operativo del Consorzio Centro-Sud Puglia“. Questo consorzio, che riunisce gli ex consorzi di Bonifica Arneo, Ugento, Li Foggi, Stornara e Tara, Terre d’Apulia, non ha ancora fornito risposte chiare sui piani di classifica e sugli investimenti necessari per migliorare le strutture consortili e il sistema di approvvigionamento idrico.
La situazione è resa ancora più insostenibile dalla debitoria pregressa, che non ha trovato una soluzione chiara. Senza risposte definitive, il percorso verso le elezioni consortili rimane un miraggio. La beffa finale per gli agricoltori è rappresentata dalle ingiunzioni di pagamento, che pendono come una Spada di Damocle sulle loro teste. In caso di mancato pagamento, rischiano fermi amministrativi e altre sanzioni.
La CIA Puglia ha richiesto un incontro urgente con il Governo regionale per ottenere risposte certe e definitive. “Chiediamo che la politica si assuma la responsabilità di modificare la legge e di far pagare solo chi effettivamente usufruisce di un servizio“, ha concluso Sicolo.
L’esito di questa vicenda sarà cruciale per il futuro dell’agricoltura pugliese. Gli agricoltori attendono con ansia risposte concrete, sperando che la loro voce non rimanga inascoltata ancora una volta.