Martina Franca: Il grande giorno del G7 è finalmente arrivato


Dopo tanti giorni d’attesa, oggi è finalmente il grande giorno a Martina Franca.
La città, che ha visto un susseguirsi di ordinanze per il G7, è stata ripulita in modo così meticoloso che i martinesi non la vedevano così splendida dai tempi del primo dopoguerra (dalle cartoline e foto dell’epoca)
Ironia della sorte, i cittadini sperano che il G7 torni presto per rivedere la città in questo stato di grazia.
Martina Franca: Nuova ordinanza n. 356 – La Soap verso la fine?
Tenetevi pronti per l’ultimo episodio della nostra soap opera preferita: le ordinanze del G7.
In scena, l’Ordinanza n. 356, che modifica e integra l’Ordinanza n. 353 dell’11 giugno 2024.
E no, non è un colpo di scena deciso dall’Amministrazione, ma una richiesta degli organizzatori del summit.
I divieti servono a garantire la sicurezza, ma non temete: non renderanno la vostra vita più difficile del solito.
Nonostante le fasce orarie sembrino infinite, le chiusure al traffico dureranno solo il tempo necessario.
Le vostre attività quotidiane continueranno quasi indisturbate e potrete circolare liberamente, tranne per i mezzi pesanti e quelli con merci pericolose.
La chicca? Il parcheggio “Orti del Duca” sarà gratuito e accessibile senza limiti dalle 08:00 di ieri 13 giugno alle 08:00 del 17 giugno.
Per chiarimenti, il Comando di Polizia Municipale è sempre disponibile al numero 0804836221 se lo troverete libero
Anche stamattina i lavori di pulizia continuano con fervore.
Ulivo in piazza XX Settembre per le first ladies del G7
L’Amministrazione Comunale ha addirittura sradicato un grande ulivo per metterlo in Piazza XX Settembre in onore delle First Ladies.
Chissà, magari ci scappa una bruschetta con i pomodori fasanesi!
La maggior parte delle strade sono state inibite ai parcheggi, creando grande fermento anche nei pressi di una farmacia di una nota politica locale che si aspetta l’entrata in farmacia delle sue colleghe first ladies.
Chi arriverà oggi?
Abbiamo già scritto ieri che saranno le mogli dei premier a fare più clamore di Volodymyr Zelensky, il presidente dell’Ucraina, che ieri sera è passato a sirene spiegate da Martina Franca per raggiungere Fasano, scortato dalle forze dell’ordine. Ma ci saranno molte defezioni.

Papa Francesco non sarà a Martina Franca, ma a Fasano
Sgombriamo i dubbi, sebbene possa deludere i cattolici locali, Papa Francesco non verrà a Martina Franca, ma oggi a Fasano, dove incontrerà i grandi della terra, ecco perchè non possono essere a Martina Franca e si scuseranno con il Sindaco Palmisano.
E’ forse per questo che i leader hanno voluto togliersi le mogli dai piedi, mandandole con la Sud Est a farsi una bella passeggiata panoramica tra Alberobello, Martina Franca e Grottaglie.
Le ladies supersisti a Martina Franca
Amèlie Derbaudrenghien, moglie del presidente del Consiglio ue Charles Michel, Britta Ernst, consorte del cancelliere tedesco Olaf Scholz e Ritu Banga, moglie del presidente della Banca Mondiale Ajay Banga Yuko Kishida, moglie del premier giapponese Fumio Kishida, Heiko Echter von der Leyen, marito della presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen a questi potrebbe aggiungersi la moglie del Presidente turco Erdogan,.
Non ci sarà purtroppo la moglie di Macron alla quale molto probabilmente il Sindaco di Martina Franca avrebbe dato la cittadinanza martinese cito che la città fu fondata dai francesi.
Città blindata, pochi affari previsti per le attività commerciali, perché le signore non spendono e non portano carte di credito al seguito, una nota di costume in una città che, oltre al Festival della Valle d’Itria, organizza anche il Festival del Cabaret.
Di sicuro cercheremo di conquistare le first, con il seguito appresso, con regali ed assaggi gastronomici, cercando di prenderle per la gola
Ben venga questa fibrillazione, piuttosto scenica e teatrale, che vi racconteremo dettagliatamente nei prossimi articoli.
Buon venerdì storico per Martina Franca, che sembra voler far passare in secondo piano quando vennero in città Papa Giovanni Paolo II o il presidente Sandro Pertini.
Erano altri tempi, non c’erano i guerra fondai allora come Zelensky e Macron, ma c’eravamo già noi con pubblicazioni come questa:
