L’effetto Decaro e la nuova mappa politica in Puglia
di Antonio Rubino
L’effetto Decaro e la nuova mappa politica in Puglia. Le elezioni del 2024 ci offrono uno spaccato interessante della situazione politica regionale e nazionale, aprendo scenari futuri tanto intriganti quanto complessi.
L’effetto Decaro e la nuova mappa politica in Puglia
Il Partito Democratico ha ottenuto un risultato notevole nelle elezioni del 2024 in Puglia, con 458.737 voti, pari al 33,57% delle preferenze.
Questo successo è in gran parte attribuibile all’effetto Decaro, con Antonio Decaro che ha raccolto 350.000 preferenze personali.
La sua popolarità ha chiaramente trascinato il partito al vertice, ma cosa succederebbe se Decaro decidesse di candidarsi alla Regione invece di andare al Parlamento Europeo?
Il Centrodestra potrebbe trovarsi in seria difficoltà, mancando una figura altrettanto carismatica.
iI peso del Governo e il declino dei cinque stelle
Il futuro politico della Puglia dipenderà anche dalla situazione nazionale.
Il Movimento 5 Stelle, con 192.737 voti (14,11%), sembra ormai appartenere al passato, legato ai ricordi del Reddito di Cittadinanza e dei bonus edilizia che hanno lasciato una falla economica difficile da risanare.
Soldi che, come dicono in molti, potevano essere investiti meglio, magari nella sanità.
I pentastellati oggi pagano anche l’immagine dei “fannulloni sul divano”, e la loro aggressività sui social non ha certo aiutato.
Il successo di fratelli d’italia e la sfida interna del centrodestra
Fratelli d’Italia ha ottenuto un risultato di rilievo con 368.182 voti (26,95%), confermando la leadership di Giorgia Meloni nella regione.
Tuttavia, il coordinatore regionale di Fratelli Italia, Marcello Gemmato, ha cercato di consolidare il potere senza riuscire a unire il partito, creando una frattura interna che potrebbe essere costosa in vista delle regionali del prossimo anno.
Il fenomeno Matarrelli che sarebbe bello poter imitare
Un caso esemplare di buona amministrazione è quello del sindaco di Mesagne, Toni Matarrelli, riconfermato con il 95% dei voti.
Questo risultato dimostra che una gestione efficace e inclusiva può portare a successi travolgenti.
Nei capoluoghi di provincia, Bari e Lecce, la partita è ancora aperta con i ballottaggi.
A Bari, Vito Leccese (centrosinistra) sembra favorito su Fabio Saverio Romito (centrodestra), mentre a Lecce, Adriana Poli Bortone (centrodestra) e Carlo Maria Salvemini (centrosinistra) si equivalgono.
La disaffezione degli elettori e la necessità di modernizzazione
Un dato preoccupante è l’alta astensione. La gente non vota più, forse non rendendosi conto che la nostra sopravvivenza dipende anche dall’Europa. Dobbiamo modernizzare il sistema di voto, abbracciando il digitale senza dimenticare chi è legato alle vecchie usanze.
E la politica deve rinnovarsi nel linguaggio e nei modi.
La speranza in un nuovo linguaggio politico
Speriamo che lo stile dimostrato da leader come Meloni e Schlein possa contagiare altri partiti.
Quanto a Conte, forse farebbe meglio a tornare ad insegnare, controllando la pressione senza lo stress della politica.
Il mondo è cambiato, ma i cretini di oggi sono uguali a quelli di ieri.