Lillo & Gem: Show elettorale in farmacia inappropriato e criticato

Di Antonio Rubino

La tranquilla Valle d’Itria è stata recentemente scossa da un evento che ha suscitato una valanga di polemiche.
La visita del Sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, alla farmacia di famiglia di Grazia Lillo, Consigliera comunale di Martina Franca, ha trasformato un incontro apparentemente innocuo in uno spettacolo politico.
Questo evento promosso sui social ha scatenato ironia e indignazione sia tra i colleghi farmacisti non solo del territorio, sia da parte di coloro che in farmacia vanno per ragione di salute.
Nella nostra storia abbiamo trovato una certa associazione soprattutto riguardanti i nomi e i cognomi con Lillo & Greg, una coppia di bravi comici italiani. Da quì Lillo (Grazia) & Gem (Gemmato) sicuri che i nostri protagonisti siano dotati di humor

La visita che ha scatenato le critiche
La tranquilla (si fa per dire) Martina Franca è stata interrotta da un evento che ha sollevato una marea di polemiche e critiche.
Il Sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, ha visitato in forma ufficiale, da quanto si apprende da un post pubblicato, la farmacia gestita dal marito e dalla figlia della Consigliera Comunale di Martina Franca, Grazia Lillo.
Un incontro in tema elettorale che ha trasformato una farmacia di paese in un palcoscenico politico, scatenando l’ironia e l’indignazione di molti.
Immaginatevi la scena: il Sottosegretario visita la farmacia della Lillo.
Lei con foto e tanto di post pubblica sui social con hastag : “Un onore ricevere la visita del Sottosegretario alla Salute, l’On. Marcello Gemmato, presso la nostra farmacia,” con la stessa facilità con cui ci si scatta un selfie con una star del cinema.
Le reazioni non si sono fatte attendere: “Un sottosegretario che va in farmacia per discutere delle opportunità future nel campo della salute? Poi con la Lillo che non ha alcuna competenza a riguardo, ma solo per aver sposato in seconde nozze un farmacista. Ridicolo,” ha commentato un farmacista.
Lillo & Gem: Lo Show

Grazia Lillo non è nuova a queste forme di … comunicazione “sociale“.
Che sia un Sottosegretario, la stessa leader del partito o con qualsiasi altro personaggio , la Consigliera comunale di Martina Franca non perde occasione per immortalarsi accanto a volti noti, accumulando una collezione di selfie.
La sua è quasi una mania: selfie con chiunque, proprio come fanno i diciottenni nel dopo spettacolo con alcuni dei loro beniamini come Mango, Geolier, Salmo, Elodie.
Una volta la Lillo si intrufolò a Ceglie in una massesia per cantare in un gruppo insieme alla Meloni

Solo che tra lei e i ragazzi c’è molta differenza ….
Forse spera di far presa sui social e raccattare qualche voto per il suo “roseo futuro elettorale” che la porterà a Palazzo Chigi prima o poi e spodestare la Meloni
Il paradosso è che i personaggi politici fotografati con lei spesso non conoscono nemmeno il suo nome.
Una volta, il farmacista era considerato una figura ossequiosa, rispettata, a cui ci si toglieva il cappello.
Ora, la farmacia sembra più un set per una ambiziosa soap opera politica.
La ribellione dei colleghi del marito
Le reazioni degli altri farmacisti sono state immediate e fortemente critiche: “Pubblicità occulta; mero protagonismo per farsi migliore di noi; se così non fosse, perché non siamo stati invitati anche noi per un pubblico confronto?” sono alcune delle accuse più comuni.
Altri hanno evidenziato come questa visita crei una concorrenza sleale, dando un vantaggio ingiusto alla farmacia di Lillo.
Un farmacista ha commentato: “Se è andato in forma privata, perché farsi pubblicità sui social? È concorrenza sleale.”
I cittadini non sono stati da meno: “Siamo stanchi di vedere i nostri rappresentanti fare spettacolo invece di risolvere i veri problemi della sanità,” ha dichiarato unpensionato di Martina Franca.
Le accuse di favoritismo e uso improprio della posizione pubblica sono diventate un tema ricorrente nelle discussioni di piazza.
Santini in Farmacia?
Ancora più disgustosa è la possibilità che all’interno della farmacia siano distribuiti materiali con indicazioni di voto.
Una signora ha persino dichiarato: “Mi hanno detto di votare Ficaro.” Un’affermazione che, ironicamente, ricorda il “Barbiere di Siviglia”.
Da un luogo di cura e fiducia, la farmacia si sarebbe trasformata in un centro di propaganda politica, un paradosso dei tempi moderni.
Opportunità o opportunismo?
Forse il sottosegretario Gemmato, da farmacista quale è, avrebbe potuto prevedere che la sua visita avrebbe suscitato più malumori che consensi.
Oppure, chissà, l’aveva già previsto e ha deciso comunque di regalare questo ‘prezioso momento di celebrità’ alla dottoressa Lillo.
In fondo, anche la politica, come la televisione, ha bisogno dei suoi momenti di spettacolo.
Normative sulla pubblicità sanitaria
La normativa italiana è molto chiara riguardo la pubblicità sanitaria e il conflitto di interessi.
Il Decreto Salva Infrazioni stabilisce che è vietato l’uso di testimonial, inclusi i funzionari pubblici, in contesti che possano essere interpretati come promozionali.
Questo include l’uso dei social media per promuovere indirettamente attività commerciali.
Ma c’è di più
La visita di Gemmato alla farmacia di Lillo non è stata solo un’occasione per foto e strette di mano, ma rappresenta anche un tassello nella più ampia battaglia politica in Puglia.

Gemmato sostiene il candidato Picaro, mentre il Ministro Fitto appoggia Ventola. Poi c’è la Meloni che ha semplificato tutto: “Scrivete Giorgia“
Questo scontro è un vero e proprio braccio di ferro per il controllo del partito in Puglia.
La posta in gioco è alta: chi riuscirà a portare più voti ai propri candidati potrà vantare un maggiore peso politico nelle future decisioni del partito, inclusa la formazione delle liste per le elezioni regionali previste tra due anni, a meno che il governo del presidente Michele Emiliano non cada prima.
I voti raccolti a Martina Franca avranno un significato particolare.
Le preferenze di Picaro, sostenuto da Gemmato e Lillo, saranno contati con attenzione per misurare l’effettiva influenza di Grazia Lillo sul territorio, anche se in qualche modo saranno divisi con l’ex sindaco di Locorotondo Tommaso Scatigna che ha tutto l’interesse che vada al parlamento europeo affinchè lui gli subentri al Consiglio regionale.
Allo stesso modo, i voti per Ventola saranno visti come un riflesso del sostegno per il Ministro Fitto, Il Consigliere Regionale Renato Perrini e del dissenso verso la Lillo rappresentato dall’altro circolo coordinato da Antonella Semeraro, figlia del compianto Peppino Semeraro.
Questa battaglia elettorale è più di una semplice competizione locale; è un test di forza e di strategia politica.
Riuscirà la Lillo a confermare per Picaro a Martina Franca i sui 737 voti di preferenza per Picaro oltre quelli di Scatigna? Non potrà di certo di prendersi il merito per quelli di opinione per la Meloni o il partito.
Intanto le vele pubblicitarie commissionate dalla Lillo per il suo candidato girano a spron battuto a Martina Franca
I risultati a Martina Franca potrebbero determinare il futuro politico dei protagonisti, consolidando alleanze e stabilendo nuove gerarchie di potere all’interno del partito.
Ambizioni regionali di Grazia Lillo

Grazia Lillo non è nuova alle critiche e alle controversie.
Durante la sua campagna elettorale per le comunali, fu ampiamente criticata per aver presentato una lista composta quasi esclusivamente da uomini, vista come una strategia per manipolare il voto di genere che le permise di ottenere circa 700 volti di preferenza. E fu questa la rottura con una buona parte del partito d’allora.
Tutto questo evidenzia il suo approccio spregiudicato alla politica, caratterizzato da una ricerca costante di visibilità e potere. La sua relazione politica con Gemmato sembra essere una parte fondamentale della sua strategia per avanzare nella carriera politica.
Questo legame mette in luce le dinamiche interne al partito e la lotta per il controllo e l’influenza tra le diverse fazioni.
Cosa ci riserva il futuro?
Magari il sottosegretario Gemmato deciderà di portare la sua campagna elettorale direttamente nelle farmacie italiane.
Immaginiamolo mentre discute di politiche sanitarie tra uno scaffale di aspirine e un espositore di creme antirughe. O, ancora meglio, perché non organizzare un tour nei CUP, dove le prenotazioni per gli esami diagnostici hanno tempi biblici?
Certamente farebbe scalpore e, forse, otterrebbe persino qualche punto in più nei sondaggi, proprio come nelle inchieste giornalistiche di Mario Giordano.
Nel frattempo, noi continuiamo a osservare questo curioso spettacolo, in bilico tra divertimento e indignazione, sperando che, tra un selfie e l’altro, qualcuno riesca anche a risolvere i veri problemi della sanità pubblica.
Fonti riguardo divieti di pubblicità per le farmacie. Mella foto abbiamo oscurato il marito, la figlia ed una dipendente noti e riconducibili notoriamente alla farmacia in questione
Ecco i link di riferimento per le normative sulla pubblicità sanitaria e la pubblicità occulta, inclusi gli articoli pertinenti:
- Farmacista33 – Nuove regole sulla pubblicità sanitaria e il Decreto Salva Infrazioni: Farmacista33
- Eroica Fenice – Norme sulla pubblicità occulta e ingannevole in Italia: Eroica Fenice
- Andersen Italia – Influencer marketing e pubblicità occulta: Andersen Italia
- L’Espresso – Articolo su Marcello Gemmato e le influenze politiche nell’AIFA: L’Espresso