Ospedali in Puglia: cattedrali nel deserto?

Scetticismo sui nuovi progetti e le ombre della gestione sanitaria regionale
Cattedrali nel deserto in Puglia, oggi è il giorno del fine lavori per il nuovo ospedale Monopoli-Fasano.

Cattedrali nel deserto in Puglia, c’è un’enorme soddisfazione per il lavoro fatto, spesso da visionari, scansando tutto lo scetticismo.
Ma il vero problema è che la fine dei lavori non significa che domani sarà attivo.
Di cattedrali nel deserto ne abbiamo viste tante in Puglia negli ultimi dieci anni, con reparti e strutture aperte, acquisti di materiale e poi chiusi, e le attrezzature abbandonate in qualche magazzino seminterrato, come spesso documentato dalle Iene su Italia 1.
Tra le cattedrali nel deserto in Puglia il nuovo ospedale San Cataldo di Taranto

Il nuovo ospedale San Cataldo di Taranto, che dovrebbe avere 700 posti letto, è ancora fermo, nonostante la struttura edilie sia stata completata come ebbe a dire il Consigliere regionale Renato Perrini pochi mesi fa
Come ciliegina sulla torta, l’edificio è presidiato da guardie giurate che vietano sia l’avvicinamento che la fotografia.
Viene spontaneo chiedersi: quali segreti si nascondono dietro queste mura impenetrabili? Forse, in futuro, potrebbe essere usato come albergo per i Giochi del Mediterraneo?
Problemi di appalti e ritardi che creano le cattedrali nel deserto in Puglia
Ora si dovrà procedere alle gare d’appalto per arredi e attrezzature, e qui iniziano i veri guai: contenziosi, ricorsi e conseguenti ritardi.
Alla fine, le attrezzature che si intendono acquistare diventano obsolete.
Il consigliere regionale Fabiano Amati, presidente della Prima Commissione della Regione Puglia, ha dichiarato riguardo la struttura dellìOspedale Monopoli/Fasano : “Il fine lavori non coincide con l’amnistia”.

E ancora: “Mercoledì prossimo finiscono i lavori del nuovo ospedale Monopoli-Fasano. Evviva. Ma in vista dell’appuntamento il Collegio consultivo tecnico (CCT) elargisce a Partecipazione Italia del gruppo Webuild, ossia l’impresa che dovrebbe costruire il Ponte sullo Stretto, la somma di circa 1,5 milioni di euro, con una motivazione abnorme, oltre che tecnicamente e giuridicamente infondata”.
La carenza di personale sanitario
Il vero problema, tuttavia, rimane la mancanza di personale: medici, infermieri e altro personale sanitario. Da dove si dovrebbero acquisire?
Le risposte, tranne le promesse in campagna elettorale, si traducono in lunghe liste di attesa. “Il merito di tutto ciò che oggi si vede è di queste persone”, ha detto Amati.
Ma la realtà è che senza personale adeguato, gli ospedali rimarranno solo strutture vuote.
Le dimissioni di Rocco Palese e il futuro della sanità pugliese

Le recenti dimissioni di Rocco Palese dal ruolo di assessore regionale alla Sanità, probabilmente con l’obiettivo di prendere il posto di Vito Montanaro come Direttore del Dipartimento Salute della Regione Puglia, aggiungono ulteriore incertezza al futuro della sanità regionale.
Rocco Palese e il presidente Michele Emiliano dovranno affrontare sfide immense per migliorare un sistema sanitario che mostra segni di cedimento, ma il tempo non gioca a loro favore.
Tra due anni si rivota per la Regione ed il Governatore è alla fine del suo doppio mandato e non potrà essere ricandidato.

I ringraziamenti dovuti e i ringraziamenti mancati
Il progetto Monopoli-Fasano non sarebbe stato possibile senza il contributo di molte persone.
“Grazie a Tommaso Fiore, mio collega assessore dell’epoca, che paternamente mi persuase nel favorire la traslazione dell’ospedale tra Monopoli e Fasano, per non alimentare il conflitto con l’amministrazione comunale dell’epoca di Ostuni”, ha ricordato Fabiano Amati.
Tuttavia, non possiamo ignorare che la conclusione dei lavori non è affatto la fine del viaggio.
Grazie ai dirigenti regionali che predisposero gli atti necessari e individuarono l’area, tra cui Antonio Pulli. Grazie ai dirigenti, funzionari e personale tutto della ASL Bari, ai progettisti, ai componenti della Direzione lavori e a tutte le maestranze coinvolte.
E, naturalmente, grazie ai proprietari dei terreni e alle persone che abitano nelle contrade di Sant’Antonio d’Ascula e dell’Assunta.
Bene, dopo tutti i ringraziamenti, siamo ansiosi di vedere i fatti. Purtroppo siamo piuttosto dubbiosi a riguardo
Speranze e disillusioni
Mentre celebriamo la fine dei lavori per il nuovo ospedale Monopoli-Fasano, non possiamo non riflettere sulle tante altre strutture che hanno subito la stessa sorte.
Grandi promesse, grandi investimenti, ma alla fine pochi risultati concreti.
Le attrezzature acquistate spesso diventano obsolete prima ancora di essere utilizzate, lasciando dietro di sé un senso di spreco e frustrazione. Il nuovo ospedale San Cataldo di Taranto potrebbe diventare l’ennesimo esempio di questo triste fenomeno.
Le dimissioni di Rocco Palese e il possibile avvicendamento con Vito Montanaro non fanno altro che alimentare l’incertezza.
La gestione della sanità pugliese sembra essere più una partita di scacchi politica che una reale preoccupazione per il benessere dei cittadini.
Senza un chiaro piano per l’acquisizione di personale qualificato e senza una gestione trasparente e rapida degli appalti, le strutture sanitarie pugliesi rischiano di rimanere vuote cattedrali nel deserto.
La speranza è che si possa finalmente vedere un cambio di rotta, con una gestione più oculata e mirata delle risorse, che metta al centro la salute dei cittadini e non gli interessi politici ed economici.
Ma fino ad allora, continueremo a vedere inaugurazioni di edifici splendenti all’esterno ma vuoti e privi di vita all’interno, simboli di una sanità che promette tanto ma realizza poco.