Foggia: infermiera risarcita per mansioni da OSS
L’infermiera utilizzata per mansioni da OSS al Policlinico Riuniti di Foggia ha finalmente ottenuto giustizia. La Corte d’Appello di Bari ha accolto il ricorso presentato dalla professionista, riconoscendole un risarcimento per il demansionamento subito dal 2011 al 2018.
La sezione Lavoro della Corte d’Appello di Bari ha stabilito che l’infermiera è stata utilizzata per mansioni da OSS, una pratica che ha leduto la sua dignità professionale e ha comportato un danno economico. Il risarcimento, pari al 10% della retribuzione ordinaria mensile per il periodo in questione, è una vittoria significativa per la categoria.
Il Nursind, Sindacato delle Professioni Infermieristiche, ha espresso soddisfazione per la sentenza, sottolineando l’importanza di difendere le competenze specifiche degli infermieri. Questa vittoria segue un precedente successo in un caso simile presso il reparto di malattie dell’apparato respiratorio.
Oltre al risarcimento, l’azienda ospedaliera è stata condannata a pagare le spese legali per un totale di 7mila euro, oltre al rimborso forfettario del 15% in favore dell’avvocato dell’infermiera. Questo verdetto potrebbe aprire la strada a ulteriori ricorsi da parte di altri infermieri che si trovano in situazioni analoghe.
Il sindacato Nursind invita tutti gli infermieri a segnalare situazioni di demansionamento, sottolineando l’importanza di proteggere la propria professionalità. “Difendiamo la professione da indebiti e illegittimi svilimenti,” affermano dal sindacato.
Questa sentenza rappresenta un passo importante nella tutela dei diritti degli infermieri e ribadisce l’importanza di rispettare le competenze specifiche di ogni professione sanitaria. La speranza è che questo caso possa servire da monito per altre strutture sanitarie e incoraggi una maggiore attenzione alla corretta assegnazione dei compiti.