Sequestrati ricci di mare a Trani: multa da 2000 euro

La Capitaneria di Porto di Barletta ha eseguito un’operazione di controllo nel centro abitato di Trani. Un venditore ambulante è stato sorpreso con un banchetto improvvisato di ricci di mare. Il sequestro di ricci di mare a Trani ha portato all’immediata applicazione di una sanzione amministrativa di 2000 euro.

Normativa regionale e azioni di contrasto
L’operazione si inserisce nell’ambito di un’intensa attività di contrasto alla pesca illegale, come previsto dalla legge regionale n. 6 del 18 aprile 2023. Questa legge vieta per tre anni la raccolta, la detenzione, il trasporto e la vendita di ricci di mare nel territorio pugliese, con l’obiettivo di favorire il ripopolamento della specie.
Salvaguardia dell’Ecosistema Marino
Il sequestro di ricci di mare a Trani ha avuto un risvolto positivo per l’ambiente. I ricci sequestrati, ancora vitali, sono stati rilasciati in mare per contribuire al ripopolamento e prevenire il rischio di estinzione dovuto alla pesca intensiva. Questa azione sottolinea l’impegno della Guardia Costiera nella tutela delle risorse marine e nella protezione della biodiversità.

Il ruolo della Guardia Costiera
La Capitaneria di Porto di Barletta, insieme agli Uffici dipendenti, continua a monitorare e contrastare le attività illecite legate alla pesca. Il sequestro di ricci di mare a Trani è solo una delle molteplici operazioni mirate a proteggere l’ecosistema marino e garantire la sostenibilità delle risorse ittiche.
Il sequestro di ricci di mare a Trani rappresenta un importante passo nella lotta contro la pesca illegale in Puglia. Le autorità locali stanno dimostrando un impegno costante nella salvaguardia dell’ambiente marino, assicurando che le leggi vengano rispettate e che le risorse naturali siano protette per le future generazioni.