In ricordo di Melissa Bassi, nel dodicesimo anniversario della sua scomparsa
Una cerimonia divisa in due fasi, la prima presso l’Istituto di Istruzione Secondaria “Morvillo-Falcone” di Brindisi, la seconda lungo le vie cittadine del Comune di Mesagne, ha onorato, a 12 anni dalla scomparsa, la memoria di Melissa Bassi, la studentessa sedicenne vittima di un terribile attentato a ridosso della scuola che frequentava il 19 maggio del 2012.
L’attentato fu realizzato da un uomo di Copertino, Giovanni Vantaggiato, poi condannato all’ergastolo in via definitiva, il quale piazzò delle bombole a gas che fece esplodere lui stesso, azionando un ordigno rudimentale a distanza. La motivazione dell’insano gesto, a detta del responsabile, consistette in un atto di ritorsione che egli voleva compiere nei confronti del Tribunale di Brindisi, la cui sede è posta esattamente di fronte al luogo nel quale sorge il “Morvillo-Falcone”, dal quale aveva ricevuto un giudizio sfavorevole in una causa che lo vedeva coinvolto.
L’attentato, oltre a porre fine tragicamente alla vita di Melissa, ferì gravemente diverse sue compagne di scuola, tutte giunte assieme in pullman da Mesagne quella mattina di sabato. Inizialmente la matrice dell’attentato fu cercata in ambienti vicini alla Sacra Corona Unita, la quale però non si era mai resa protagonista di stragi che potessero colpire a caso persone innocenti. Si pensò pure che potesse essere un gesto dimostrativo volto a offendere la figura del giudice Falcone e di sua moglie Francesca Morvillo, a dieci anni esatti dalla strage di Capaci (avvenuta il 23 maggio 1992), in cui persero la vita assieme agli agenti della scorta.
Stamane, la giornata del ricordo di Melissa, ha visto prima un momento di raccoglimento organizzato nel cortile interno della sua scuola (cui si riferisce la foto di copertina, che ritrae il Dirigente scolastico Irene Esposito vicino ai genitori della ragazza, Massimo e Rita Bassi) e poi un corteo che ha sfilato per le vie del suo paese natale, Mesagne, nutrito con la partecipazione degli alunni delle scuole di ogni ordine e grado e dalle rappresentanze comunali di Brindisi e Mesagne, giungendo presso la Chiesa matrice, dove fu celebrato lo stesso rito funebre, alla presenza di molti ministri dell’allora governo guidato da Mario Monti, e di una folla sconfinata.
Il corteo ha poi percorso a ritroso il cammino svolto all’andata, raggiungendo il cimitero comunale per un momento di raccoglimento sul luogo nel quale riposa la povera Melissa. Si trattò di una pagina di cronaca veramente orribile, che fece tristemente assurgere agli onori delle cronache nazionali, un territorio fin lì conosciuto, quasi esclusivamente, per essere stato la culla della cosiddetta “Quarta mafia”: la SCU. Quanto sbalordimento quando, dalle immagini di una telecamera a circuito chiuso posta su un chiosco di panini, si potè dimostrare come la responsabilità di quella strage fosse da imputare non alla criminalità organizzata ma alla follia criminale di un individuo isolato.