Lecce: studenti e studentesse leggono per i bambini ricoverati
Studenti e studentesse protagonisti delle letture per i bambini ricoverati – questo è il cuore del progetto “Leggi tu, che leggo anch’io”, una lodevole iniziativa giunta alla sua terza edizione presso l‘ospedale Vito Fazzi di Lecce. Un’esperienza che ha saputo unire le scuole superiori di Lecce e i reparti pediatrici del Polo Pediatrico del Salento, regalando sorrisi, creatività e solidarietà ai piccoli pazienti.
Lettura animata e solidarietà: una formula vincente
La lettura animata è stata il filo conduttore di questo progetto, mirato a rendere più umane le cure dei bambini ospedalizzati. Gli studenti delle scuole superiori hanno donato il loro entusiasmo per montare spettacoli interattivi, coinvolgendo i giovani pazienti in attività che hanno alleggerito le loro giornate.
Formazione creativa e spettacoli indimenticabili
La preparazione è avvenuta tramite laboratori coordinati dall’attore teatrale Ippolito Chiarello, che ha istruito gli studenti sull’arte della lettura ad alta voce e teatralizzata. Ogni martedì, 24 studenti delle scuole di Lecce si sono incontrati per affinare le proprie abilità, dando vita a performance coinvolgenti che hanno toccato il cuore dei bambini ricoverati.
Un progetto a misura di comunità
Studenti e studentesse protagonisti delle letture per i bambini ricoverati rappresenta una delle iniziative più riuscite di Tria Corda, che da anni promuove programmi innovativi per umanizzare le cure pediatriche. Attraverso la lettura, i ragazzi hanno acquisito non solo nuove competenze, ma anche sensibilità verso il valore della solidarietà.
Il progetto “Leggi tu, che leggo anch’io” ha dimostrato come la creatività e il coinvolgimento della comunità possano trasformare la vita dei bambini ricoverati, regalando loro momenti di gioia e speranza. Tria Corda, grazie al suo impegno costante, continua a lavorare per un Polo Pediatrico del Salento dove la cultura sia un elemento fondamentale per l’umanizzazione delle cure.