Piante officinali: Coldiretti Puglia svela il boom dell’erba selvatica

Le piante officinali tornano protagoniste grazie al boom dell’erba selvatica, un trend che sta prendendo piede nella regione con una crescita del +300% delle superfici coltivate. La svolta naturalistica, sottolinea Coldiretti Puglia, sta rilanciando l’uso di erbe selvatiche e piante officinali, spaziando dalla tavola alla farmacia, dalla cosmetica alla moda.
Un mercato in crescita
Con una domanda nazionale che ha raggiunto i 25 milioni di chili, la produzione pugliese è decollata. Coldiretti Puglia stima un mercato europeo che oggi conta 450.000 tonnellate di erbe essiccate e oltre 100.000 tonnellate di oli essenziali. Il settore può triplicare la produzione, con un impatto significativo sull’occupazione e sull’indotto locale.
Il ruolo chiave delle piante officinali
Le piante officinali vengono impiegate per scopi erboristici, farmaceutici, cosmetici, e anche nella liquoristica e profumeria. Le oltre 300 specie coltivate, tra cui basilico, menta peperita, lavanda e rosmarino, trovano nuove applicazioni, sfruttando le condizioni climatiche ideali della Puglia. Un’alternativa vitale per il Salento, ancora provato dalla monocoltura dell’olivo e dalla Xylella.
Dipendenza dall’estero
L’Italia continua a importare massicce quantità di piante officinali, soprattutto dalla Cina, il principale produttore mondiale. Coldiretti Puglia denuncia i rischi legati a standard di sicurezza più bassi rispetto a quelli italiani, e lancia un appello a favore di investimenti nazionali nel settore.
Garantire la qualità e la sicurezza delle piante officinali è essenziale per sostenere un settore in forte crescita che può fare affidamento sulle risorse uniche della regione. Coldiretti Puglia evidenzia l’importanza di investire in modo responsabile per evitare dipendenze esterne e garantire qualità ai consumatori.