Gravissimo incidente sul lavoro nella zona industriale di Brindisi: morto un operaio di Latiano

Terzo incidente mortale dall’inizio dell’anno nella zona industriale di Brindisi. A perdere la vita un 46 enne di Latiano, Vincenzo Valente, deceduto all’interno dello zuccherificio Srb, attivo a Brindisi dal 2019, poco dopo la mezzanotte.
Valente era dipendente di una ditta esterna e stava effettuando dei lavori di manutenzione sul nastro trasportatore. Gli esperti dello Spesal dell’Asl di Brindisi, coordinati dal pm di turno del tribunale di Brindisi, Raffaele Casto, cercheranno di ricostruire la dinamica dell’incidente che ha determinato il taglio di netto di un braccio.
I suoi colleghi di lavoro, accortisi dell’incidente, hanno provveduto ad allertare immediatamente i soccorsi. La gravissima emorragia rimediata dall’operaio non ha consentito agli operatori del 118 di salvargli la vita, tanto più che si richiedeva l’intervento dei vigili del fuoco per liberare il corpo dal macchinario, ora posto sotto sequestro, mentre la salma è stata trasportata presso l’obitorio dell’ospedale “Perrino”.
La famiglia Valente era stata toccata nel 2015 da un’altra tragedia legata all’ambito lavorativo, allorquando suo padre Cosimo perde la vita nelle campagne vicino a Latiano mentre era intento a potare un albero di ulivo, un cui ramo cedette sotto il suo peso.
A Latiano, proprio in questi giorni, ricorre la festa della Madonna di Cotrino, le cui celebrazioni non subiranno variazioni. Tuttavia il sindaco Mino Maiorano, con un messaggio pubblicato su facebook, ha voluto anticipare che il giorno in cui sarà svolto il funerale sarà proclamato lutto cittadino. “Ora è il momento della riflessione e del silenzio – ha scritto Maiorano – ma non posso esimermi dal denunciare l’urgenza di porre un argine al dramma dei morti sul lavoro che fa registrare oltre mille vittime ed oltre 500 mila incidenti ogni anno. Bisogna lavorare per vivere non per morire”.
Dello stesso tenore le dichiarazioni dei sindacati. Luigi Vizzino, Segretario Territoriale della UIL di Brindisi, ha dichiarato: “Un dramma, l’ennesimo, in un territorio povero di occupazione, in un’azienda nella quale i temi della sicurezza costituiscono argomento caratterizzante dell’azione di tutela sindacale. In attesa che le indagini consegnino la verità sui fatti e sulle dinamiche che l’hanno generata, esprimiamo vicinanza e cordoglio alla famiglia. Gridiamo il dolore del sindacato e di tutti i lavoratori impegnati nello stabilimento che chiedono verità e giustizia. Non si può morire di lavoro e per il lavoro pretendiamo che ci sia più impegno ed attenzione sui temi della sicurezza sul lavoro”.