Protocollo Zeus contro la violenza di genere

A Foggia, la sicurezza e l’impegno sociale si rinnovano con il Protocollo Zeus, un’iniziativa cruciale per combattere la violenza di genere, sostenuta dalla Polizia di Stato e dall’Associazione Impegno Donna. Il protocollo, che vede la collaborazione tra il Questore della provincia e la dr.ssa Franca Dente, presidente del Centro Antiviolenza, promette di far luce su pratiche virtuose di prevenzione e intervento.
Il Protocollo Zeus si basa su un principio semplice ma potente: intervenire prima che gli atti di violenza diventino azioni punibili penalmente. Grazie alla “Legge sul femminicidio”, il Questore può ora ammonire l’autore della violenza, informandolo sui servizi locali disponibili, dai C.U.A.V. ai consultori familiari.
Un modello d’azione innovativo
Questore Rossi sottolinea come, dal gennaio 2023, il Protocollo Zeus abbia già portato alla formulazione di 53 ammonimenti, diventando un deterrente efficace contro la violenza domestica. “L’ammonimento non solo decongestiona il sistema penale, ma agisce preventivamente,” afferma Rossi. Questo modello di azione dimostra come interventi proattivi possano ridurre significativamente i comportamenti nocivi.
Effetti del Protocollo: una visione proattiva
La dr.ssa Dente aggiunge che il Protocollo Zeus non solo punisce ma offre anche un percorso di riflessione e recupero per gli autori di violenza. “Attraverso la consulenza di specialisti, gli ammoniti possono capire e modificare le proprie azioni, contribuendo così a un cambiamento sociale profondo,” dice la Dente. Questi percorsi di recupero sono essenziali per ridurre la recidiva e garantire la sicurezza delle vittime.
Impatto e sviluppi futuri
Il rinnovo del Protocollo Zeus rappresenta un passo avanti significativo nella lotta contro la violenza di genere. Con 142 codici rossi attivati solo quest’anno, è evidente quanto sia cruciale continuare a supportare e potenziare queste iniziative. La collaborazione tra la Polizia di Stato e l’Associazione Impegno Donna è un modello che altre regioni potrebbero seguire per garantire un futuro più sicuro per tutti.