ASL Bari: prestazioni migliorate e attese ridotte

Incontro con le organizzazioni sindacali per un confronto su dati e strategie di miglioramento
Nell’obiettivo di aumentare le prestazioni sanitarie e migliorare i tempi d’attesa, l’ASL di Bari si è focalizzata sui percorsi di tutela e sulla presa in carico del paziente fragile e anziano. Questi sono i pilastri del Programma Attuativo Aziendale per il Recupero delle Liste d’Attesa, un modello operativo mirato a un efficace governo della capacità produttiva e alla programmazione degli obiettivi generali, così come alla definizione di modalità organizzative per il recupero e la riduzione delle liste d’attesa sia per le prestazioni di ricovero sia per quelle ambulatoriali.
Stamattina, durante un incontro tra la Direzione generale e le organizzazioni sindacali confederali (Cgil, Cisl e Uil), sono stati presentati dati e programmi. È emersa la proposta condivisa di intensificare l’attività del tavolo istituzionale di confronto, in linea con l’accordo regionale del 2 maggio 2023. Inoltre, l’ASL Bari ha confermato l’aggiornamento del Programma Attuativo Aziendale per il secondo semestre del 2024, introducendo misure di rafforzamento di tutti gli impegni precedentemente assunti e specificando obiettivi dettagliati per le singole macrostrutture. Tra le azioni intraprese, il potenziamento del personale attraverso l’approvazione, in accordo con gli uffici regionali, dei piani assunzionali, e l’utilizzo di prestazioni aggiuntive finalizzate all’abbattimento delle liste d’attesa. È stata altresì sottolineata l’importanza delle “agende”, che devono restare sempre aperte e disponibili al pubblico, come previsto dalla normativa nazionale e ribadito dalle circolari aziendali emesse il 6 ottobre 2023 e il 5 febbraio 2024. Una discussione sulle misure del PNRR in tema di sanità è stata rinviata a un successivo appuntamento.
I numeri e le strategie ASL
Il punto di partenza dell’incontro è stato il numero complessivo di prestazioni erogate nel 2023, pari a 3.483.000 tra visite specialistiche ed esami diagnostici (escluse prestazioni di laboratorio e dialisi), un dato che segna il superamento delle difficoltà post-pandemia, con volumi comparabili a quelli del 2019. Il rispetto dei tempi d’attesa delle prestazioni monitorate dal Piano Nazionale di Governo delle Liste d’Attesa ha mostrato un risultato medio del 64,2% nel 2023, con miglioramenti significativi nel primo trimestre del 2024: le prestazioni urgenti (entro 72 ore) sono migliorate dal 33,8% al 37,5%, mentre quelle brevi (entro 10 giorni) dal 42,2% al 45,5%. Tempi di attesa congrui sono stati garantiti per le priorità D e P, grazie alle disponibilità che quasi costantemente sono state inserite nel sistema.
Durante il 2023 e in questa prima parte del 2024, l’azienda sanitaria ha lavorato su diverse misure, dalla riorganizzazione dei servizi per incrementare la capacità alla revisione dei processi ambulatoriali, che hanno incluso l’aumento del numero di specialisti, del personale infermieristico e tecnico di supporto. Un focus particolare è stato posto sul monitoraggio dell’appropriatezza nella gestione del paziente cronico, spesso costretto a ripetere prestazioni diagnostiche a causa di discontinuità nella prenotazione. L’obiettivo della “presa in carico” del paziente cronico, per quest’anno, è garantire che ogni assistito, recandosi per una visita specialistica presso una struttura pubblica, riceva gli approfondimenti strumentali e i controlli già durante il primo accesso dallo stesso specialista, riducendo così il ricorso alla prenotazione tramite il sistema CUP e l’utilizzo del privato.
Tra le principali attività intraprese, spiccano l’informatizzazione di tutti gli ambulatori e reparti, l’adozione della fibra ottica e delle nuove dotazioni strumentali, che hanno permesso l’emissione di prescrizioni dematerializzate e una miglior gestione dei pazienti con prescrizione e nuovo appuntamento. L’evoluzione del sistema di prenotazione CUP, attraverso lo sviluppo di pannelli di controllo per il monitoraggio dell’attività prenotativa e prescrittiva, ha aiutato a individuare anomalie prescrittive e a migliorare l’uso delle agende per i controlli. Per affrontare le criticità della domanda sanitaria, l’ASL Bari ha lavorato con gli specialisti ambulatoriali per incrementare l’offerta e migliorare l’utilizzo delle agende.
Inoltre, per garantire percorsi di tutela riservati ai pazienti con condizioni di fragilità, sono state attivate due linee telefoniche dedicate, gestendo 2.300 utenti nei primi quattro mesi, per assicurare l’evasione delle richieste nel rispetto dei tempi massimi di attesa e, ove possibile, della vicinanza all’area di residenza. Importanti accorgimenti organizzativi e tecnologici sono stati implementati per migliorare l’organizzazione delle agende per ambiti territoriali di garanzia e codici esenzione, nonché la diffusione del sistema informativo di cartella clinica, migliorando così la gestione dei flussi di cura e la presa in cura del paziente. Infine, il servizio di Recall telefonico automatico per le prestazioni critiche in termini di rispetto dei tempi di attesa contatta gli utenti 7 giorni lavorativi prima della data assegnata per ricordare l’appuntamento e permettere di disdire una prenotazione in tempo utile.