Allarme gelo per le ciliegie pugliesi

Ciliegie a rischio gelo in Puglia, una minaccia crescente per le famose varietà come la Ferrovia. L’abbassamento delle temperature notturne non solo mette a dura prova i residenti, ma anche le delicate ciliegie che adornano i campi della regione. Coldiretti Puglia suona l’allarme: il freddo può bruciare i fiori e danneggiare gravemente la produzione.
Impatti del gelo sulle coltivazioni
In zone come Santeramo, Rutigliano e Gioia del Colle, i tecnici di Coldiretti sono già al lavoro, verificando gli effetti devastanti del gelo su ciliegi e vigneti. Le misure estreme, come l’accensione notturna di falò a Rutigliano, sono un tentativo disperato di salvare ciò che può essere salvato. A Martina Franca, le tecniche includono lo “sparo” di vapore e fumo per tentare di alzare le temperature e proteggere così le gemme vitali degli alberi da frutto.
La Puglia è il cuore pulsante della produzione di ciliegie in Italia, con oltre 47 mila tonnellate prodotte principalmente nella provincia di Bari. Questa produzione, che rappresenta il 39% del totale nazionale, è un pilastro dell’economia agricola regionale. L’integrità di questi frutti è cruciale, data la loro destinazione al consumo fresco, e richiede un’attenzione meticolosa durante le fasi di coltivazione e raccolta.
Oltre alle ciliegie, altri frutti e coltivazioni stanno soffrendo. La persistente siccità e le improvvisive ondate di freddo mettono a rischio anche grano, ortaggi, e vitigni. Questo scenario richiede un cambio di strategie e, forse, una riflessione più ampia su come affrontare gli estremi climatici che stanno diventando sempre più frequenti.
Il rischio gelo per le ciliegie non è un problema isolato, ma un campanello d’allarme che chiama a una maggiore resilienza e innovazione nell’agricoltura. Proteggere le ciliegie della Puglia è più di una necessità economica; è un dovere verso una tradizione che rischia di sparire sotto la pressione del cambiamento climatico.
In questo contesto, la comunità, i produttori e le autorità devono collaborare per trovare soluzioni sostenibili che possano salvaguardare il futuro dell’agricoltura pugliese.