Xylella in Puglia: arature obbligatorie per contenere il vettore

La Xylella in Puglia si conferma una preoccupazione crescente per gli agricoltori e le autorità regionali. Con l’ultima scoperta di un focolaio della sottospecie multiplex su mandorli a Santeramo in Colle, l’intervento ha preso una direzione ancora più decisa.
Lavorazioni del terreno: un imperativo contro la Sputacchina
Le nuove direttive riguardano arature e altre lavorazioni meccaniche del terreno, non solo come pratiche agricole, ma come vere e proprie strategie di prevenzione. La Xylella in Puglia non è solo una questione di coltivazione, ma di sopravvivenza delle specie autoctone e protezione del paesaggio agrario. Coldiretti Puglia sottolinea l’importanza di questi interventi, che mirano a ridurre la popolazione della “sputacchina”, il vettore giovanile di questa temibile malattia delle piante.
Una mobilità incredibile
Impressionante è la capacità di movimento della sputacchina, capace di percorrere fino a 400 metri in una stagione con i propri arti posteriori. Questo dettaglio non è solo un dato entomologico curioso, ma un chiaro segnale di quanto sia difficile contenere la diffusione del patogeno senza interventi decisi e capillari.
Monitoraggio e prevenzione
Oltre alle lavorazioni, i Comuni e le entità pubbliche come l’ANAS e i Consorzi di Bonifica sono chiamati a pulire e mantenere aree potenzialmente a rischio. La prevenzione passa anche attraverso il monitoraggio continuo delle piante e l’adozione di nuove tecnologie per la rilevazione precoce dei focolai. La strategia regionale punta alla sistematicità e all’efficacia, con l’obiettivo di mantenere le aree indenni e proteggere l’economia agricola della regione.