Altre due vittime sulla Statale 100: colpita una famiglia di Palagiano

Va purtroppo aggiornata la conta delle vittime sulla Statale 100, a causa di un incidente verificatosi questo pomeriggio attorno alle 16, sempre all’altezza di località San Basilio, fra un tir ed un suv Ford.
Nell’impatto hanno perduta la vita una giovane madre ed il figlio dodicenne, mentre il padre del ragazzo è stato ricoverato in codice rosso presso il Santissima Annunziata di Taranto. La famiglia risiede a Palagiano. Anche l’autista del tir, che viaggiava in direzione Taranto, è rimasto ferito, ed è attualmente ricoverato presso l’ospedale di Castellaneta.
Sul posto i carabinieri di Massafra, due ambulanze e i vigili del fuoco, il cui lavoro è stato reso necessario per liberare i corpi dalle lamiere contorte dei mezzi coinvolti. Con l’incidente di oggi sale a 9 il numero delle vittime complessive dall’inizio dell’anno. L’ultimo incidente era accaduto esattamente un mese fa, e a morire erano stati tre giovani calabresi di ritorno dallo Zoosafari di Fasano.
Purtroppo il ministero dei Trasporti non ha inserito la Statale 100 fra le strade con priorità di ammodernamento nel quinquennio 2021-2025. Non lo ha fatto, a dire dei parlamentari di maggioranza nel governo nazionale, ma anche dei consiglieri d’opposizione a livello regionale, semplicemente attenendosi alle indicazioni di priorità fornite dalla regione Puglia, sulla cui base (così come su quelle fornite da ogni Regione per i rispettivi ambiti territoriali) è stato steso il contratto di programma 2021-2025 dal Cipess, il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile.
Sul fronte del centrosinistra da registrare l’immediato intervento del deputato del PD Ubaldo Pagano, che già si era detto pronto a organizzare un’occupazione della strada come forma di protesta: “C’è immediatamente bisogno delle risorse necessarie per mettere in sicurezza la SS 100, soprattutto nella tratta in prossimità di Taranto, ed è inaccettabile che tante persone ogni anno paghino con la propria vita la sordità di certa politica”.