Le rappresentanze sindacali di CGIL, CISL e UIL chiedono al ministero dei Trasporti immediati chiarimenti sul porto di Taranto

In una nota congiunta inviata al Ministero dei trasporti, e per conoscenza a quello del Lavoro, al Questore ed al Prefetto di Taranto, ai parlamentari della provincia ed al Presidente AdSP del Porto di Taranto, le segreterie territoriali del settore “trasporti” di CGIL, CISL e UIL chiedono un incontro urgente volto a discutere la situazione riguardante il porto di Taranto ed il futuro lavorativo dei 330 lavoratori del sito industriale.
“Nonostante una paziente attesa da parte delle OO.SS. e delle lavoratrici e dei lavoratori portuali di Taranto e malgrado le nostre ripetute missive e richieste, il Ministero non ha fornito alcuna disponibilità alla convocazione di un apposito incontro, mentre sul territorio le tensione generata dalla incertezza sul futuro di queste 330 famiglie e più in generale di tutto il contesto portuale sta raggiungendo livelli sempre più alti”, scrivono Francesco Zotti e Michele De Ponzio Filt CGIL Taranto, Fausto Rossetti e Gialuca Semitaio Fit CISL Taranto – Brindisi, Carmelo Sasso Uiltrasporti Taranto.
“Pertanto diventa fondamentale – scrivono le segreterie territoriali – conoscere l’orientamento del Ministero circa diverse scelte che devono improcrastinabilmente essere assunte dalla parte Pubblica rispetto al Porto di Taranto. Si chiede pertanto, ancora una volta, l’organizzazione di un incontro finalizzato a chiarire i vari aspetti di questa vicenda dalla quale dipende il futuro del Porto di Taranto e di centinaia di famiglie. Pur apprezzando e ringraziando Sua Eccellenza il Prefetto di Taranto per la convocazione ricevuta per il giorno 15 p.v. al fine di un ulteriore approfondimento, riteniamo convintamente che dopo tante analisi in una vertenza cosi dolorosa, lunga e complicata sia giunto inesorabilmente il tempo delle decisioni e delle assunzioni di responsabilità”.
Se non dovessero giungere immediati riscontri alle richieste inoltrate, le delegazioni sindacali ed una rappresentanza dei lavoratori del porto di Taranto promettono di autoconvocarsi a Roma, presso il ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, venerdì 19 aprile alle ore 9.