Identificazione lacunosa: due giovani assolti a Lecce per rissa

Titolo: Assoluzione per i Due Giovani Imputati in Rissa a Lecce: Giustizia o Mancanza di Prove?L’epilogo del processo relativo alla rissa avvenuta il 4 luglio 2022 tra via Dei Perroni e via Regina Maria, nei pressi di Porta San Biagio, a Lecce, ha visto l’assoluzione dei due giovani imputati, A.I., 21enne di Campi Salentina, e G.R., 23enne di Molfetta.
La decisione è stata presa ieri dalla giudice della prima sezione penale del tribunale di Lecce, Annalisa De Benedictis, che ha emesso il verdetto con motivazioni dettagliate. Le accuse contro i due giovani erano di aver partecipato a una rissa insieme a una decina di persone non identificate, durante la quale fu utilizzata un’arma bianca e il 23enne G.R. rimase ferito al torace.
Le indagini, condotte sotto la supervisione della sostituta procuratrice Giorgia Villa, e culminate con un decreto di citazione diretta a giudizio, avevano indicato A.I. come uno degli aggressori, amico del giovane ferito. Tuttavia, la giudice ha criticato l’identificazione affrettata e parziale, sottolineando la lacunosità delle prove.
Secondo la magistratura, nonostante l’identificazione di A.I., il materiale fotografico e i video acquisiti mostravano una netta disparità di forze tra i due giovani e il presunto gruppo avversario. Questo ha sollevato dubbi sulla reale partecipazione dei due imputati alla rissa, suggerendo che potrebbero aver agito in legittima difesa.
L’episodio, scaturito da segnalazioni al numero di emergenza 113, ha evidenziato un caos generale con un fuggi-fuggi generale tra gli agenti giunti sul posto. Il giovane ferito fu trovato nei pressi della chiesa di San Matteo, seminudo e con una ferita al torace. È stato trasportato in ospedale con una prognosi di dieci giorni.
L’assoluzione dei due giovani ha sollevato interrogativi sulla solidità delle prove e sulla correttezza delle indagini. Molti si chiedono se la giustizia sia stata veramente servita o se vi siano state lacune nell’accusa e nell’analisi delle prove.La vicenda rimane aperta, lasciando spazio a dibattiti sulla responsabilità e sulla giustizia nel sistema legale.
La giudice De Benedictis ha sottolineato la necessità di una valutazione accurata delle prove e della legge per garantire l’equità nei processi giudiziari e evitare ingiustizie.