Controlli marittimi a Brindisi: sequestro di reti e pesce illegale

I controlli marittimi a Brindisi mettono in luce l’incessante lavoro della Guardia Costiera, che ha recentemente messo a segno un altro colpo contro la pesca illegale. In un’operazione coordinata dal Centro di Controllo di Area della Pesca della Direzione Marittima di Bari, sono stati sequestrati tre reti da posta lunghe circa cinque chilometri e mezzo quintale di prodotti ittici non tracciati.

Questi controlli marittimi non solo salvaguardano la risorsa ittica ma mirano anche a garantire la sicurezza in mare. Le reti sequestrate, poste in modo perpendicolare alla costa, rappresentavano un serio pericolo per la navigazione, essendo prive degli elementi essenziali per l’identificazione. La loro rimozione è stata quindi cruciale.

La minaccia alla sicurezza marittima
Le reti, oltre a essere un ostacolo fisico, rappresentano un rischio per la biodiversità marina. Il lavoro della Guardia Costiera è fondamentale per prevenire danni ecologici e garantire la sicurezza per i naviganti.
La lotta contro la pesca illegale
Il sequestro non si è limitato alle sole reti. Durante un controllo in una pescheria locale, la Guardia Costiera ha anche sequestrato circa mezzo quintale di pesce, la cui provenienza non poteva essere tracciata. Questo intervento sottolinea l’importanza del tracciamento del prodotto ittico per combattere il mercato nero e promuovere pratiche di pesca sostenibili.

Controlli marittimi a Brindisi sono una testimonianza del costante impegno delle autorità nel preservare le risorse naturali e nel mantenere gli standard di sicurezza marittima.
Gli sforzi continueranno, e la Guardia Costiera rimarrà vigile, rafforzando i controlli e le azioni punitive contro chi viola le norme. Controlli marittimi a Brindisi sono cruciali per un futuro più sicuro e sostenibile sul nostro mare.