Appello sindacale a Lecce: zero morti sul lavoro e priorità ad una riforma equa

Lo sciopero promosso ieri da Cgil e Uil ha visto una significativa partecipazione anche a Lecce, evidenziando la crescente preoccupazione riguardo alle politiche e agli interventi in materia di salute e sicurezza sul lavoro. I lavoratori hanno espresso la necessità di una riforma fiscale equa e di un diverso paradigma che tenda ad un impegno sociale per le aziende.
Valentina Fragassi, Segretaria generale della Cgil di Lecce, e Mauro Fioretti, Coordinatore territoriale della Uil di Lecce, hanno espresso fermezza nel loro intento di ridurre a zero le morti sul lavoro, identificandole come conseguenza diretta della precarietà e dell’incertezza lavorativa.
Le richieste sindacali comprendono non solo una maggiore sicurezza sul lavoro, ma anche una riforma fiscale equa che combatta l’evasione fiscale e riduca la pressione fiscale sui pensionati, oltre a tassare gli extra profitti delle grandi aziende.
Fragassi e Fioretti hanno ribadito la necessità di rinnovare i contratti nazionali e introdurre una legge sulla rappresentanza, puntando sul valore del lavoro e sulla centralità della salute dei lavoratori. Sono state sollevate anche questioni cruciali come la stabilità occupazionale, una riforma pensionistica seria e il potenziamento degli investimenti pubblici e privati per rilanciare l’economia, specialmente nel Mezzogiorno.
Lo sciopero generale indetto da Cgil e Uil ha coinvolto diversi settori privati, con una durata di 4 ore per metalmeccanici, trasporti, servizi di pubblica utilità, e sanità privata, mentre il comparto edilizio ha aderito per 8 ore. A Lecce, numerosi lavoratori si sono radunati davanti alla prefettura, esponendo bandiere e striscioni con lo slogan “Zero morti sul lavoro”. I rappresentanti sindacali hanno presentato le motivazioni della protesta durante un incontro con le autorità prefettizie.