Scritte No Vax a Maglie: il centro vaccinazioni sotto attacco

A Maglie, un risveglio poco ordinario ha segnato la giornata di giovedì 11 aprile. Il centro di prevenzione ASL di via Sante Cezza si è trovato al centro di un attacco verbale di tipo particolare: scritte No Vax a Maglie hanno infatti adornato le sue pareti. Con vernice spray rosso fuoco, ignoti hanno espresso il loro dissenso nei confronti della vaccinazione, imbrattando non solo l’edificio ma anche le auto del personale.
“Troppo malori improvvisi”, “Lo Stato tace che sono dai vax uccisi”, “I vaccini uccidono” – queste sono solo alcune delle frasi che hanno trasformato il centro in un manifesto a cielo aperto delle teorie No Vax. Un gesto che, oltre a sollevare questioni sulla libertà di espressione, pone l’accento sul crescente dibattito riguardante la sicurezza e l’efficacia dei vaccini.
L’incidente ha immediatamente mobilitato le forze dell’ordine, ora impegnate nella caccia ai responsabili di queste scritte No Vax a Maglie. La comunità, divisa tra condanna e comprensione, si interroga sulle motivazioni che possono spingere a gesti di tale evidenza e sulla risposta adeguata da parte delle autorità.
Questo episodio si inserisce in un contesto più ampio di diffidenza verso le campagne vaccinali, non nuovo al nostro Paese né al mondo. Ma la scelta di un attacco così visibile e diretto solleva interrogativi su come il messaggio No Vax stia evolvendo, e su come la società dovrebbe rispondere a queste forme di protesta.
Le scritte No Vax rappresentano non solo un atto di vandalismo ma anche un campanello d’allarme sullo stato del dibattito pubblico riguardo alla salute pubblica. Un dibattito che, come dimostra questo episodio, rimane più acceso che mai.