Barletta: un tentativo di rapina che sfuma in commedia

A Barletta un ventitreenne del posto, il quale ha pensato bene di irrompere in una tabaccheria, minacciando di estrarre una pistola tanto immaginaria quanto inefficace.
La scena si è svolta in via Palestro, dove la quiete è stata interrotta dalle ambizioni criminali di un ragazzo che, indossando un giubbotto nero e nascondendo il volto sotto il cappuccio della felpa, ha cercato di imporsi come il nuovo flagello dei tabaccai. La sua richiesta? Il contenuto della cassa, minacciando di palesare un’arma che, spoiler alert, non aveva.
La comunità di Barletta, rappresentata in questo caso dalla figura eroica ma tranquilla del titolare della tabaccheria e da un agente di vigilanza, non si è lasciata intimidire. Con coraggio e una dose di incredulità, hanno assistito alle velleità criminali del giovane, che ha tentato di arraffare ciò che poteva – materiale di cancelleria, in assenza di contanti accessibili.
La cavalleria, sotto le insegne delle Volanti della Polizia, non ha tardato a fare il suo ingresso, catturando il maldestro rapinatore prima che potesse fare ulteriori danni – o, per essere più precisi, prima che potesse effettivamente iniziare a farne.
La morale di questa bizzarra vicenda? Che a volte, nell’audacia, si nasconde una mancanza di preparazione. Il nostro aspirante rapinatore, armato solo della sua presunta astuzia e di una pistola fantasma, si è trovato rapidamente dalla parte sbagliata delle sbarre, senza bottino e con una storia che sarà raccontata più volte come monito o, forse, come semplice aneddoto di una rapina a mano vuota fallita.