Dall’America arriva l’usanza dei party letterari: c’è entusiasmo anche in Puglia

Negli Stati Uniti c’è una tendenza che sta arrivando anche in Italia: quella dei party letterari. In questi ritrovi (che possono avvenire dappertutto: nei locali, nelle abitazioni private, nei garage e ovunque vi sia la possibilità di condividere uno spazio) vige una sola regola: niente cellulari.
L’abitudine dei party letterari arriva da New York, dove nello specifico gli incontri si tengono nei cocktail bar, sulle terrazze, negli spazi dedicati all’arte.
Cosa si fa durante i reading party? Le persone appassionate di lettura si incontrano in un determinato luogo ad una certa ora (di solito si preferiscono le ore serali). Ognuno porta un libro che vuole leggere, si sta insieme, ma ciascun partecipante per almeno un’ora se ne starà immerso nella sua lettura.
Poi, dopo circa un’ora, comincia il momento dedicato alla condivisione. I partecipanti si scambiano consigli, si conoscono, si chiacchiera, si beve.
Tutto rigorosamente senza smartphone. Il cellulare è infatti bandito da ogni party letterario che si rispetti.
La tendenza sta suscitando interesse anche in Italia (pur con le riserve e perplessità del caso). C’è chi, in Puglia, intravede in questo trend una novità da lanciare per i prossimi mesi estivi.
Sicuramente il “popolo” dei lettori non può che essere favorevole ad un’iniziativa del genere, che permette di assecondare il gusto per la lettura e la possibilità di conoscere persone affini dal punto di vista culturale.
“Tornare a guardare la gente senza la mediazione di uno schermo, confrontarsi a voce, è sicuramente un obiettivo da perseguire. Se poi l’occasione è la lettura, meglio ancora”, ha dichiarato la scrittrice pugliese Mariella Di Monte.
“Sarebbe bello leggere un libro in un’atmosfera del genere e poi condividerlo e commentarlo con altre persone unite dalla medesima passione per le pagine di carta. Mettere in standby il telefono e comunicare solo ciò che si sta vivendo sarebbe meraviglioso, rapportandolo così alla vita di tutti giorni”, ha dichiarato la poetessa cerignolana Antonella Lamanuzzi.
Gruppi di lettura già esistenti
C’è chi, invece, ritiene che queste iniziative non siano affatto originali. “E’ la versione festaiola dei gruppi di lettura che ormai sono diffusi ovunque e fanno capo alle librerie e ai circoli culturali“, ha dichiarato Emma, assidua frequentatrice di un gruppo di lettura nella sua città.