La sinistra salentina scossa per la scomparsa di Camillo Macrì

Nella serata di ieri, la comunità politica salentina ha perso uno dei suoi pilastri con la scomparsa, all’età di 80 anni, di Camillo Macrì, noto dirigente comunista e già consigliere regionale per due mandati. Originario di Taviano, Macrì è stato un’icona delle lotte sociali, e sotto la sua guida sono cresciuti importanti esponenti politici come Sandro Frisullo, Ernesto Abaterusso ed Antonio Maniglio. Nel corso della sua lunga militanza nel vecchio Partito Comunista Italiano, ha affrontato diverse tematiche, dalla difesa dell’agricoltura al miglioramento delle condizioni lavorative, diventando promotore del progetto “Area Sistema Casarano”.
Macrì ha anche servito come consigliere comunale a Taviano e come consigliere regionale dal 1990 al 1995. I suoi funerali sono previsti per domani, lunedì 8 aprile, alle 10 nel suo paese d’origine, con la camera ardente allestita nel palazzo marchesale.
Le condoglianze e gli omaggi hanno affluì da diverse parti, con il segretario regionale del Partito Democratico, Domenico De Santis, e il gruppo dirigente pugliese che hanno espresso profondo cordoglio per la perdita del “compagno Macrì”, elogiandone l’impegno per il riscatto e l’emancipazione del Mezzogiorno e della Puglia.Anche la federazione provinciale del PD ha ricordato Macrì come un autentico uomo politico, sempre attivo per difendere la sua terra. Salvatore Piconese, ex segretario provinciale del PD e già sindaco di Uggiano La Chiesa, ha lodato Macrì come esempio di militanza e impegno politico, mosso da un profondo amore per il SUD.