Furti a Barletta: arrestati due adolescenti

In una città dove l’ordine sembrava inattaccabile, due giovani hanno deciso di scrivere una nuova pagina della cronaca nera, dimostrando che l’ingegnosità non ha età. “Giovani ladri in azione”, così potremmo intitolare l’epopea di un 17enne e un 15enne, nativi del posto, che hanno tenuto in scacco la città con una serie di furti ai danni del bar della stazione, servendosi di un’auto non esattamente in leasing. In meno di un mese, tra gennaio e febbraio, questi moderni Robin Hood delle periferie hanno messo a segno tre colpi, dimostrando che per fare notizia non è sempre necessario agire per il bene comune.
Ma come in ogni favola che si rispetti, arriva il momento del contraccolpo. Alfredo Fabbrocini, questore della Bat, armato non di arco e frecce ma di provvedimenti amministrativi, ha emesso altrettanti divieti di accesso alle aree urbane (Dacur) per i nostri giovani eroi. A quanto pare, il loro passato criminale non è passato inosservato, risultando già colorato da precedenti per reati contro il patrimonio e contro la persona.
La vicenda si tinge di ulteriori sfumature con l’ingresso in scena di altri personaggi: tre cittadini di nazionalità straniera, anch’essi artisti nel loro genere, hanno ricevuto provvedimenti simili per aver espresso la loro arte attraverso minacce, aggressioni e furti, dimostrando che a Barletta il talento criminale è decisamente internazionale.
Questi giovani ladri in azione non sono solo il racconto di azioni riprovevoli, ma anche un monito a non sottovalutare le capacità delle nuove generazioni. Siano esse indirizzate verso il bene o il male, il loro impatto sulla comunità è tangibile e richiede una risposta adeguata da parte delle autorità. Forse, è il momento di riflettere su come incanalare queste energie in azioni positive, prima che il furto di un’auto diventi il minimo dei nostri problemi.