Altamura, il colonialismo e le ferite aperte, le iniziative dell’ANPI
Altamura, il colonialismo e le ferite aperte, le iniziative dell’ANPI Riflettere sul colonialismo, significa riflettere sui legami complessi tra razza, etnicità, subalternità e sistema economico e politico.
Il termine colonialismo deriva dalla parola latina colonus, che a sua volta deriva dal verbo colo, colere.
Nell’antichità, infatti, l’atto di coltivare la terra era legato ad uno stile di vita sedentario, e dunque, strettamente associato all’atto di abitare, mentre la raccolta di vegetali e l’allevamento di bestiame erano forme di sussistenza legate al nomadismo.
La radice del termine suggerisce che la pratica del colonialismo comportava di solito il trasferimento della popolazione in un nuovo territorio, in cui i coloni vivevano in modo stabile e permanente.
Il colonialismo affonda le proprie radici nell’antichità. Tutti i più grandi Imperi della storia hanno esteso la propria egemonia annettendo territori adiacenti ed esercitando su di essi il proprio controllo.
A partire dall’età moderna, in seguito alla conquista dell’America, il termine venne utilizzato per indicare il processo di espansione, dominio ed occupazione esercitato dalle potenze europee sul resto del mondo.
Un processo, alla fine del quale, l’Occidente arrivò ad esercitare il proprio controllo sulla superficie di quasi tutto il globo terrestre. L’Europa costruì la propria centralità nello spazio e nel tempo a colpi di dolore e di sangue. Nonostante la rimozione intenzionale di secoli di sofferenza, le ferite restano aperte e bruciano ancora.
Il 4 Aprile 2024 la Sezione ANPI di Altamura ospita lo storico Francesco Filippi in due iniziative dedicate al tema del Colonialismo italiano in Africa.
La mattina presso l’aula magna dell ‘ITES Genco, concordato con il Dirigente prof. Leonardo Campanale, in cui lo storico incontrerà alcune classi dell’Istituto accompagnate dai relativi docenti, in particolare coordinerà l’incontro il Docente di Storia dell’Istituto Antonio Fiore e la sera, presso l’ex Conservatorio Santa Croce, alle ore 18,30 per una iniziativa aperta al pubblico in cui si parlerà del tema a partire dalla presentazione del libro dell’autore “*noi però gli abbiamo fatto le strade*”.
Francesco Filippi sarà introdotto da Pino Lomurno dell’Anpi sezione di Altamura e dialogherà con lui Piero Castoro docente di Storia e studioso del tema.
L’iniziativa è stata voluta dalla sezione ANPI di Altamura e segue il lavoro sul Colonialismo svolto dal gruppo, a partire dalla toponomastica della città, come tante altre città d’Italia, che ha interi quartieri dedicati a località o battaglie sanguinose o eccidi riguardanti il Colonialismo italiano in Africa, dimenticato o non raccontato con obiettività negli anni passati e che invece rivelano tutta le falsità celate dietro all’immagine di “italiani brava gente” a scapito delle popolazioni africane.
Il 5 Aprile il prof. Filippi farà visita al Campo65 che ha ospitato nel tempo anche prigionieri catturati in Africa in diversi periodi.
Il pomeriggio del 5 sarà invece a Ruvo per una iniziativa aperta al pubblico presso la biblioteca comunale, a cura della sezione ANPI di Ruvo.
Per l’occasione ANPI Altamura ha ristampato l’opuscolo sul Colonialismo Aiutiamoli a casa loro, realizzato lo scorso anno e distribuito durante una passeggiata attraverso le strade del colonialismo della città, realizzata con un folto gruppo di cittadini di Altamura e anche qualche turista curioso proprio il 25 Aprile.
L’opuscolo contiene le schede che descrivono il significato vero di quei nomi date alle strade, di luoghi o quelle battaglie per rendere giustizia e verità sulla storia rimossa del Colonialismo italiano, un’amnesia storica con cui dobbiamo fare i conti.