Foggia, funghi velenosi scambiati per prataioli. Salvato ricercatore poco esperto

Foggia, funghi velenosi scambiati per prataioli. Salvato ricercatore poco esperto. I funghi velenosi sembrano una trappola concepita dalla natura per ingannare i sensi dell’uomo e sapere come riconoscerli è vitale, ma non semplice.
L’impatto sulla salute dovuto alle intossicazioni da funghi è tutt’oggi ritenuto estremamente importante; si registrano circa 12.000 casi clinici di intossicazione, con 40 decessi e 30 casi di danni permanenti agli apparati epatico e renale.
I danni permanenti sono purtroppo ricorrenti nelle intossicazioni da funghi perché l’azione di talune (per fortuna non tutte) tossine contenute nei funghi velenosi, provoca una degenerazione irreparabile in alcuni organi vitali.
I boschi si popolano di circa 50.000 specie di funghi e le possibilità di cadere in errore non mancano.
A San Marco in Lamis nel foggiano è stata sfiorata la tragedia. Si è verificato uno “scambio di identità” tra funghi commestibili e funghi velenosi.
Un uomo ha raccolto funghi velenosi scambiandoli per prataioli.

Un ispettore micologico della Asl Foggia a spasso nei boschi tra San Marco in Lamis e San Giovanni Rotondo, ha notato e prontamente allertato il cercatore di funghi “poco esperto” del pericoloso raccolto, salvandolo da un’intossicazione alimentare.
Per evitare intossicazioni occorrerebbe sfatare qualche falso mito, così come fare una panoramica delle varietà nocive comuni.
Tutte le partite di funghi spontanei, raccolti occasionalmente, devono essere sottoposte a certificazione da parte dell’Asl, è l’unica via sicura.
I micologi esperti garantiscono il controllo gratuito dei funghi, evitando pericolose intossicazioni.