L’avvocato esploratore: Gianluca Zaccaria alla ricerca dei luoghi dimenticati

Nella città di Taranto risiede un avvocato che, dietro la sua cattedra legale, cela una passione poco comune: l’esplorazione urbana. Gianluca Zaccaria è il nome dietro questa duplice identità, un uomo che ama immergersi nell’atmosfera misteriosa e decadente dei luoghi abbandonati.
L’urbex, abbreviazione di urban exploration, è un’attività che consiste nell’esplorare edifici e strutture dismesse, spesso decadenti o in rovina, che un tempo hanno fatto parte del tessuto urbano. Questa pratica, diffusa in tutto il mondo, sta guadagnando popolarità anche nel sud Italia, e Gianluca Zaccaria si sta facendo portavoce di questa passione nella regione pugliese.
“Fin da bambino sono stato attratto da luoghi misteriosi e affascinanti”, racconta. “La mia prima esperienza di urbex è stata con una masseria abbandonata nei pressi di Porto Pirrone, e da allora ho continuato a esplorare luoghi dimenticati”.
Per Gianluca, l’esplorazione urbana non è solo un passatempo, ma una missione per dare nuova vita a queste strutture attraverso la documentazione fotografica e video. “Fotografare un luogo abbandonato è come riportare alla luce reperti archeologici sepolti per secoli”, spiega. “È un modo per preservare la memoria di questi luoghi e sensibilizzare sul loro recupero”.
Ma l’urbex non è senza rischi legali. “L’urbex è legale se svolto con finalità documentaristiche e rispettando la proprietà privata”, afferma. “Tuttavia, forzare l’accesso a proprietà private o danneggiare le strutture può configurare reati penali”.
Gianluca condivide le sue esplorazioni attraverso i social media, gestendo un canale YouTube e una pagina Facebook chiamati “Gruppo Ricerca Paranormale Taranto”. Oltre alla documentazione visiva, spesso si occupa anche di indagini paranormali nei luoghi visitati.
Nella regione pugliese, ha esplorato numerosi luoghi abbandonati, tra cui le ex Acciaierie Scianatico di Bari e un ospedale risalente agli anni ’30, ancora pervaso da attrezzature mediche e cartelle cliniche.
Infine, Gianluca raccomanda la sicurezza come priorità assoluta per chiunque voglia intraprendere l’urbex. “I luoghi abbandonati possono essere pericolosi e soggetti al rischio di crollo”, avverte. “Non bisogna mai mettere a repentaglio la propria incolumità per uno scatto fotografico, e bisogna lasciare i luoghi esattamente come li si è trovati”.
In un mondo sempre più dominato dalla frenesia urbana, Gianluca Zaccaria e i suoi colleghi esploratori urbani continuano a scavare nel passato per scoprire tesori nascosti e mantenere viva la memoria dei luoghi abbandonati.