Sequestrate più di una tonnellata di vongole nel Gargano

Nelle acque del Gargano Nord, tra Lesina e Peschici, sono state individuate reti da posta e nasse a tramaglio, posizionate senza le dovute segnalazioni, costituendo un grave pericolo per la navigazione. La Guardia Costiera ha reagito prontamente, recuperando e sequestrando complessivamente un chilometro di reti e venti nasse.
Questa operazione è il frutto dell’impegno costante dei militari del Circondario Marittimo di Vieste, incaricati di vigilare sul rispetto delle normative di pesca. In particolare, sono stati condotti controlli serrati per garantire la tracciabilità del pesce lungo l’intera filiera commerciale e per contrastare la pesca abusiva.
Recentemente, due operatori nel settore della distribuzione a Lesina sono stati multati per un totale di 3.000 euro a causa della mancata osservanza delle regole sull’etichettatura e sulla tracciabilità del prodotto ittico, nonché per la mancanza di informazioni al consumatore finale.
L’attenzione alle normative sulla pesca è essenziale per garantire la qualità e la sicurezza del prodotto ittico. In questo contesto, è emersa la mancanza di documentazione obbligatoria relativa alle partite di prodotti della pesca e dell’acquacoltura.
Tale mancanza ha portato al sequestro di 1490 kg di vongole. Tuttavia, grazie all’intervento del servizio veterinario della Ausl di Foggia, queste vongole sono state dichiarate idonee al consumo e donate in beneficenza a enti caritatevoli del territorio.La Guardia Costiera non si limita a intervenire sul campo, ma sensibilizza anche i consumatori sull’importanza di scegliere prodotti ittici certificati.
Con l’avvicinarsi delle festività pasquali, si intensificheranno i controlli lungo la filiera ittica, al fine di proteggere la salute dei consumatori e contrastare la pesca illegale.