Sabato Santo a Canosa di Puglia: va in scena la “Desolata”

La processione della Madonna Desolata, che anima le strade di Canosa di Puglia (Ba) sin dalle prime ore del Sabato Santo, può essere considerata una vera e propria rappresentazione.
Vi partecipano, infatti, circa 400 donne figuranti, tutte vestite di nero e con il volto coperto, che rendono l’atmosfera ancora più “forte” e sentita.
Per come è stata organizzata e per l’enorme numero di visitatori che attrae da ogni parte della Puglia e non solo, la Desolata è senza dubbio uno dei riti della Settimana Santa più suggestivi e partecipati.
Le donne, che seguono il simulacro della Madonna, recentemente restaurato, intonano una versione particolare dello “Stabat Mater”, l’inno composto da Jacopone da Todi e adattato alla banda musicale dal clarinettista canosino Domenico Jannuzzi.
Il canto, straziante, evoca il grande legame che lega la madre a suo figlio. E’ un canto di dolore, che però lascia uno spiraglio di consolazione e speranza in chi lo ascolta.
Il corteo parte di primo mattino, e si apre con una schiera di bambini vestiti da angeli, che recano con sé frasi e oggetti simboleggianti la Passione di Cristo. La processione si avvia dalla Chiesa dei Santi Francesco e Biagio, in Piazza della Repubblica.
La Desolata di Canosa è abbastanza affine ad una devozione presente anche in Sicilia, dove le donne prendono parte al corteo con il volto completamente coperto da un velo e gli abiti neri, in segno di lutto.