Istituto Tumori di Bari e la prevenzione del tumore al polmone

Istituto Tumori di Bari e la prevenzione del tumore al polmone Promuovere le iniziative necessarie a far conoscere ai cittadini come prevenire, curare e soprattutto affrontare il difficile percorso che ogni patologia impone al paziente, l’obiettivo dell’Istituto Tumori di Bari che, ha aderito in coesione e sinergia con altri 17 centri in tutta Italia, al programma nazionale Rete italiana screening polmonare.
Il programma ha coinvolto fumatori ed ex fumatori, d’età compresa fra i 55 e i 75 anni, con un consumo medio di 20 sigarette al giorno, a tac spirali a basse dosi.

I dati ci dicono che in Italia ogni giorno si scoprono mille nuovi casi di cancro, ma per fortuna migliorano le percentuali di guarigione. Ma bisogna intervenire presto.
Attualmente i programmi di screening polmonari, per esempio, per la prevenzione del tumore ai polmoni, diagnosticano in forma anticipata circa 6mila casi di tumori all’anno. Per questo va rafforzata l’alleanza tra politica, istituzioni, associazionismo e scienza, così da migliorare la rete dei servizi socio-sanitari.
Da ottobre 2022 ad oggi all’Oncologico di Bari sono state eseguite oltre 900 tac polmonari per screening e sono stati diagnosticati tumori nell’1% dei casi, enfisemi (20% dei casi) e patologie cardiache (18%).
Da ottobre 2022 ad oggi, più di 1.400 pazienti si sono iscritti al programma.
Alessandro Delle Donne, direttore generale dell’istituto Tumori di Bari: “I risultati raggiunti indicano una strada molto chiara: continuare a fare screening ed inserire lo screening polmonare nei Lea, i livelli essenziali di assistenza. Questo Istituto farà la sua parte, continuando a finanziare il programma“.
Domenico Galetta, responsabile dell’unità operativa di oncologia medica toracica dell’istituto Tumori di Bari: “Siamo fieri del risultato ottenuto, perché abbiamo raddoppiato l’obiettivo iniziale, l’arruolamento di 500 pazienti, e siamo terzi, in tutt’Italia, per numero di tac eseguite. In particolare, in regione Puglia è stato possibile ottenere questo risultato grazie alla collaborazione con le farmacie“.
Più di 100 pazienti si sono iscritti al programma direttamente nelle farmacie territoriali.
Luigi D’Ambrosio Lettieri, presidente della consulta degli ordini dei farmacisti di Puglia: “Il risultato significativo ottenuto in questa prima annualità – dimostra che, quando si parla di prevenzione, non c’è spazio per i solisti. Ognuno deve mettere in campo le proprie competenze, le proprie risorse per dare risposte concrete ed efficaci ai pazienti“.
Gli interlocutori sono i fumatori incalliti affinchè diventino ambasciatori di programmi di divulgazione capillare che portino i cittadini tutti a compartecipare in modo responsabile alla cura per la propria salute.
Per i medici è importante insistere sul concetto di prevenzione in generale, per individuare determinate problematiche di salute in fase iniziale e precoce.
Per poterlo fare occorre, però, un lavoro di sensibilizzazione con i medici di famiglia e il territorio. Spesso, infatti, non ci si sottopone all’esame per paura di scoprire che qualcosa non va, mentre, un intervento in fase iniziale potrebbe contribuire a salvare una vita.
Un tassello di un mosaico più ampio attraverso il quale si possa raggiungere un sensibile decremento della mortalità dei tumori.