Fornaro (CON): basta con le strumentalizzazioni ed i sospetti

Sono giorni concitati per la politica tarantina a seguito degli esiti emersi dalle elezioni provinciali. Al centro di retroscena, che poco o nulla hanno a che fare con politica e con l’informazione, è finita la plurisuffragata consigliera comunale di Taranto Stefania Fornaro eletta nella lista di Con, il movimento fondato dal presidente della regione Puglia Michele Emiliano.
Attraverso un comunicato che abbiamo scelto di pubblicare integralmente, la consigliera racconta quanto accaduto e sferza a duro attacco a questo clima di sospetto
È da giorni che si rincorrono notizia false sul mio conto e le stesse purtroppo vengono affiancate all’atto vile che si sta organizzando nei confronti dell’attuale Presidente del Consiglio comunale Bitetti. La volonta’ di modificare ad hoc un regolamento per attuare azioni vendicative si commenta da solo.
Ora però facciamo chiarezza.
Per quanto concerne le elezioni provinciali mi sento di dover precisare che il voto è e resta segreto e sarò costretta ad adire le vie legali se dovessi leggere ancora illazioni in merito.
Ad ogni modo mi preme precisare che il mio gruppo a livello provinciale non ha inteso, nelle giornate precedenti alla tornata elettorale e in quelle di organizzazione delle liste, contattarmi in alcun modo.
Lo stesso presidente Piero Bitetti doveva risultare candidato salvo poi non esserlo – per quello che mi è stato riferito – per volontà dell’attuale assessore regionale Lopane che ha deciso di candidare un suo uomo di Laterza. Tale scelta e’ stata stigmatizzata al Presidente Emiliano nel corso di un incontro alla mia presenza dallo stesso Bitetti.
Ritengo che la candidatura di un rappresentante di CON Taranto era doverosa viste le ultime vicissitudini politiche.
Purtroppo l’assessore Lopane forse era troppo impegnato a pensare alle mie ambizioni personali che non a quelle del gruppo.
Ciò solo per precisare che non ho avuto nessuna indicazione da parte del coordinamento regionale e provinciale sulla persona da votare e dunque ho votato secondo mia coscienza e secondo la mia testa ma il mio voto è e resta segreto.
Ho sempre seguito le indicazioni del movimento fin da quando sono stata eletta non mancando di essere critica laddove non condividevo le posizioni e i comunicati stampa inviati in nome e per conto del gruppo.
Mi spiace però constatare che il voto probabilmente dato da un membro da sempre all’opposizione e che oggi potrebbe acclarare il ribaltone di cui si parla da giorni non viene strumentalizzato come vengo strumentalizzata io.
Per quanto riguarda, invece, il mio fantomatico ingresso in Giunta ci tengo a precisare che ho rinunciato a quella postazione in momenti molto più sereni in cui lo stesso sindaco riponeva nei miei riguardi fiducia e stima e non penso che oggi ci siano gli stessi presupposti vista la mia firma dal Notaio e il rancore apertamente manifestatomi fino ad oggi.
Accettare un ingresso in giunta in questo clima di tensioni politiche e con le europee alle porte che segneranno, secondo me, il vero banco di prova sarebbe folle.
L’unica vera notizia che aleggia ormai nella mia testa sempre più è la volontà di dimettermi e di lasciare il posto al primo dei non eletti perché a me la politica fatta in questa maniera non piace.
Questo modo di fare politica non mi appartiene: questa politica di ricatti di vendette.
Con riferimento alla mia paventata entrata in maggioranza il fatto che io abbia buoni rapporti con alcuni di loro, mentre con altri ci parliamo a suon di querele, non vuol dire che io sia una persona instabile mentalmente o che cambi idea facilmente.
Le notizie vanno verificate sempre e spero che in questo clima di grande confusione si eviti di alimentare e diffondere notizie false con solo risultato di confondere i nostri elettori, nonche’ la nostra città.